Da ben otto anni – dal numero di ottobre 2010 – le tariffe di «Cineforum» sono rimaste invariate, sia per quanto riguarda il costo della copia singola che per quello dell’abbonamento annuale. La crisi in questi anni si è fatta sentire, come in tutto il settore dell’editoria cinematografica, mordendo sul numero delle copie vendute e degli abbonamenti sottoscritti. Tempi difficili. Ma nonostante ciò, non ci siamo limitati a vivacchiare, arroccandoci in un immobilismo puramente difensivo e attendista. Anzi, abbiamo rilanciato il gioco sul piano sia dell’offerta economica che di quella dei contenuti. Anche con il rinnovamento radicale della veste grafica abbiamo voluto rendere visibile il desiderio che ci animava, di affrontare la sfida a cui ci siamo sentiti chiamati.
Abbiamo introdotto la vendita del numero singolo e dell’abbonamento nel formato PDF: un numero di lettori in costante crescita riceve «Cineforum» su supporto digitale a un costo decisamente inferiore rispetto a quello della rivista cartacea (che pure continua a mantenere il suo appeal, dal momento che la stragrande maggioranza degli abbonati seguita a prediligerla). In particolare, la vendita degli arretrati PDF sta riscuotendo un ulteriore rilancio da quando siamo riusciti a completare la digitalizzazione di tutto l’archivio storico, mettendolo a disposizione di lettori, studenti e ricercatori.
A breve, inoltre, sarà possibile pagare l’abbonamento (cartaceo e PDF) usando la “carta del docente”. Ne daremo comunicazione ufficiale non appena completata la convenzione col Ministero della Pubblica Istruzione.
Negli ultimi cinque anni abbiamo inoltre reso operativo e via via modulato e arricchito il sito www.cineforum.it secondo l’idea di base di non farne una semplice vetrina della versione cartacea, ma una diversa rivista in rete complementare a quella. Un progetto di tale portata è a costo zero per chi ne usufruisce, ma implica il lavoro di un gruppo redazionale che si affianca e integra la redazione tradizionale, sviluppando nuove sezioni, ricercando nuovi collaboratori all’altezza degli standard critici irrinunciabili per «Cineforum», interagendo con chi, già attivo sul cartaceo, ha voluto partecipare alla nuova avventura.
Tutte queste attività hanno richiesto, e comportano continuamente, uno sforzo organizzativo e finanziario che affrontiamo sostenuti dall’entusiasmo e dalla passione di sempre. Ma è purtroppo arrivato il momento in cui non possiamo evitare di chiedere ai lettori e agli abbonati di dimostrare il loro apprezzamento per il nostro lavoro anche accettando l’aggravio tariffario che siamo ormai costretti ad applicare: qualche euro in più, nella misura minima ma indispensabile per continuare a garantire la qualità attuale e per migliorarla ulteriormente. Gli aumenti (che porteranno a 10 euro il numero singolo e a 70 euro l’abbonamento annuale) entreranno in vigore a partire dal prossimo n. 577.
Comparirà per la prima volta anche la categoria di “abbonato sostenitore” (100 euro): chi vorrà entrare a farne parte riceverà di diritto non solo un posto nei nostri cuori ma anche sulle pagine della rivista, in uno spazio che ne accoglierà il nome a dichiarazione della nostra incondizionata gratitudine.