Laurent Cantet

Storia di due occhi

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Alla fine di Foxfire c’è una foto sul giornale: una ragazza simile a Legs, la leader della banda di giovani ribelli protagoniste, è ritratta in abiti da guerrigliera al fianco di Fidel Castro. La metà degli anni ’50 è passata, l’esperienza di rivolta e condivisione al femminile in una città a nord di New York è lontana, e quasi tutte le foxfire sono rientrate nei ranghi. Solo due di loro non hanno dato più notizie, e una potrebbe essere proprio lì, sul giornale, nel pieno della guerra rivoluzionaria, unica ad aver abbracciato la scelta estrema che le altre hanno solo sfiorato.

Il volto inespressivo della ragazza, occhi imperscrutabili e senza fondo, racchiude il senso di Foxfire: il senso cioè di un’alterità femminile impossibile da inquadrare, di una vendetta antropologica espressa da corpi che la società desidera ma non comprende.

Quella foto sgranata rimanda idealmente a un’altra istantanea di memorie rivoluzionarie al femminile, scioccante e insieme farsesca, perché la Storia è sempre più complessa o stupida della finzione: la posa di Patty Hearst vestita da combattente dell’Esercito di liberazione simbionese e convertita alla causa marxista dai suoi rapitori. Certo, per l’ereditiera si trattò di una fase, una moda, forse una coercizione, ma allora, nel 1974, l’America non capì, lo shock per la miliardaria criminale ci fu davvero, e così i morti e le bombe.

L’affronto incomprensibile, raccontato poi con forza straziante dal Roth di Pastorale americana, dalla sua bombarola grassa, balbuziente, furente senza ragione, erano proprio quegli occhi, gli stessi che Legs rivolge al padre prima di andare in galera, gli stessi, ancora, di altre terroriste donna di altri paesi e altre epoche (in Italia, in Germania, nel teatro Dubrovka di Mosca), che sempre giudichiamo più spietati e fanatici di altri occhi simili ma maschili.

Due occhi rabbiosi e muti che intonano il controcanto della pastorale, americana e non, e racchiudono, in un mare senza appigli, la forza devastante di un avversario imperscrutabile come la volontà femminile.

Foxfire – Ragazze cattive
Francia, 2012, 143'
Titolo originale:
Foxfire
Regia:
Laurent Cantet
Sceneggiatura:
Laurent Cantet, Robin Campillo
Fotografia:
Pierre Milon
Montaggio:
Robin Campillo, Sophie Reine, Stephanie Leger
Cast:
Alexandria Ferguson, Claire Mazerolle, Katie Coseni, Lindsay Rolland-Mills, Madeleine Bisson, Paige Moyles, Rachael Nyhuus, Raven Adamson
Produzione:
Alliance Films, Artificial Eye, Canal+, Foxfire Productions, France 2 Cinéma, France Ciné Cinéma, Haut et Court
Distribuzione:
Teodora

Stato di New York, anni Cinquanta. Legs è un’adolescente ribelle che rifiuta le umiliazioni e le ingiustizie che una società oppressiva e maschilista la costringe a subire. Decide così di fondare una gang di sole ragazze che, come lei, vogliono rompere il muro che le circonda. In un crescendo di azioni illegali, le ragazze finiscono per isolarsi in una comunità solidale in cui non esitano a formarsi tensioni e divergenze. Di fronte all’ultima loro estrema azione ogni ragazza sarà però costretta a prendere definitivamente la propria strada.

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