"Il 2023 è stata una buona annata per il cinema; nel senso che sono usciti (e ancora stanno uscendo) molti film belli, interessanti, curiosi. Senza andare troppo indietro (ma è indispensabile citare i film di Bellocchio e Moretti, come il generoso Babylon di Chazelle, il rigoroso As bestas di Sorogoyen e l’imperdibile Gli spiriti dell’isola di McDonagh), partendo dall’estate ecco Oppenheimer di Nolan, Io capitano di Garrone, Dogman di Besson, The Green Border di Agnieszka Holland, Killers of the Flower Moon di Scorsese, e poi The Old Oak di Loach, C’è ancora domani di Paola Cortellesi, Misericordia di Emma Dante, Palazzina Laf di Riondino, Anatomia di una caduta di Justine Triet, Il male non esiste di Hamaguchi, Il cielo brucia di Petzold, Ferrari di Mann, Un colpo di fortuna di Allen, Foglie al vento di Kaurismäki (tutti ancora in sala) e, da gennaio, Povere creature! di Lanthimos, Il ragazzo e l’airone di Miyazaki, Hit Man di Linklater, La zona d’interesse di Glazer, Perfect Days di Wenders, Explanation for Everything di Reisz, eccetera eccetera… Perdonatemi le numerose omissioni; questi sono solo esempi (e anche un po’ “consigli per gli acquisti”) che dimostrano la vitalità del cinema, di ogni dimensione e cultura, che non è per niente morente. In crisi di crescita probabilmente; ma non è la prima, né sarà l’ultima. Per questo, e per la passione che ha legato tutti noi al cinema, ai film, andiamo avanti in quest’altra che pare un’impresa antistorica: fare, insieme a un sito, una rivista di carta, che vada più a fondo, che stabilisca delle priorità, un oggetto resistente aperto sui tanti oggetti film che ci piacciono. E che speriamo continuino a piacere anche a voi. Buon cinema a tutti da parte della redazione e dei collaboratori di Cineforum (che ringrazio caldamente per la loro indomita partecipazione all’impresa)."
Emanuela Martini, Direttore Responsabile Cineforum Rivista
"Gli ultimi anni, dominati dalla pandemia, dai conflitti internazionali e sociali e da una sempre minore erogazione di fondi per il settore culturale, si sono manifestati sotto il segno della complessità anche per la nostra Federazione, che ha dovuto, pur in continuità con la propria storia, ricercare nuove strade e supporti per proseguire nella sua mission.
A dispetto delle difficoltà, la FIC, in quanto Federazione che coordina l’attività di una rete di circoli sul territorio nazionale, ha dimostrato nell’ultimo triennio – grazie all’impegno del suo Direttivo guidato da Adriano Piccardi – di essere in grado di affrontare le sfide che si pongono a un’Associazione di cultura cinematografica di questo livello, tra l’altro editrice dal 1961 di una rivista prestigiosa come Cineforum, oggi sotto la direzione di Emanuela Martini.
Con la ricchissima e variegata proposta cinematografica organizzata in occasione delle iniziative per “Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023”; con il lancio dei nuovi corsi tematici “Bad Girls”, dedicati alle cattive del cinema di tutti i tempi e di tutti i generi, che hanno riscosso un grande successo e apprezzamento in numerose piazze italiane; oltre che con le usuali offerte di cineforum per i circoli, attività di educazione al visivo per le scuole, un convegno federale e altri importanti momenti di incontro con i protagonisti del panorama cinematografico nazionale, FIC ha ribadito la propria posizione di spicco nell’ambito dell’associazionismo per la promozione e la diffusione della cultura cinematografica riconosciuto dal MIC.
In questa chiusura di anno per molti versi soddisfacente, è – tuttavia – doveroso essere ben consapevoli del lavoro ancora da svolgere, degli obiettivi ulteriori da raggiungere, come il potenziamento dell’attività di rete con i circoli, l’acquisizione di nuovi, la diffusione capillare delle nostre proposte culturali ed editoriali a un pubblico più differenziato e vasto, quello giovane in primis, il passaggio al Registro Unico del Terzo Settore.
È in questa direzione, conscia dell’importante lavoro che attende la nostra Federazione, che raccolgo con gratitudine e impegno il lascito della Presidenza uscente.
Sono certa che l’esperienza comune di quest’anno particolare ci sarà da guida anche per il futuro, se continueremo a condividere – non solo con i nostri circoli – l’amore per il cinema, per la cultura e per lo spirito di squadra.
Auguro, dunque, a tutte e a tutti coloro che – a vario titolo – sono vicini alla FIC un Natale sereno e un 2024 di speranze, da trasformare in gratificanti realtà."
Barbara Rossi, Presidente FIC - Federazione Italiana Cineforum (Editore di Cineforum Rivista)