Questa sera su Italia 1 (canale HD 506) alle 21:20 Hunger Games: La ragazza di fuoco (per la regia di Francis Lawrence), secondo capitolo della saga tratta dai libri di Suzanne Collins. Riproponiamo quanto scrisse Valentina Alfonsi per il sito.
Meno imponente di Harry Potter, molto più strutturata e interessante di Twilight, la serie distopica (niente fantasy, qui) rivolta ai cosiddetti young adults, nata dalla penna di Suzanne Collins, arriva con Hunger Games – La ragazza di fuoco al suo secondo capitolo cinematografico diretto non più da Gary Ross, regista del primo film della saga uscito con successo l'anno scorso, ma da Francis Lawrence.
Gli adulti troveranno forse pochi elementi di vera novità in questa storia di dittatura, rivoluzione e controllo mediatico esasperato, ma Hunger Games è soprattutto un valido esempio di come dovrebbero essere il buon cinema spettacolare e la buona letteratura d'intrattenimento per ragazzi. E le centinaia di fan con i libri sottobraccio che un paio di settimane fa hanno affollato il red carpet del Festival di Roma, dove il film è stato presentato in anteprima italiana, lo dimostrano in modo evidente.
Le pagine di Suzanne Collins, che ha un passato come sceneggiatrice e autrice televisiva, erano già pronte per il cinema: azione, avventura, commozione calibrata, argomenti molto seri trattati con la giusta dose di ambiguità utile per stimolare una sincera riflessione nei giovani lettori e soprattutto una gran quantità di dettagli, ambienti e personaggi che chiedevano a gran voce di essere visualizzati sul grande schermo.
Può esistere una figura più cinematografica di Katniss Everdeen, eroina armata di arco e frecce, e simbolicamente legata all'elemento del fuoco, destinata suo malgrado a guidare una rivolta contro un governo oppressivo che usa la moda come strumento di potere e di consenso? E c'è oggi nel pianeta Hollywood una giovane attrice più adatta di Jennifer Lawrence per darle volto, voce e corpo? Una carriera percorsa con saggezza e già un Oscar in tasca, vinto lo scorso febbraio per Il lato positivo, la ventitreenne Lawrence possiede una recitazione semplice e concreta, non viziata da pigrizia espressiva o scorciatoie facili, che la rende credibile sia nei momenti più fisici sia in quelli emotivi.
A farle da contrappunto, oltre agli altrettanto giovani comprimari Josh Hutcherson e Liam Hemsworth, non eccezionali ma comunque in parte, una schiera di nomi solidissimi capaci di modellare personaggi a tutto tondo con poche pose, da Donald Sutherland a Philip Seymour Hoffman, da Elizabeth Banks a Jena Malone.
Scendete senza timore nell'Arena dei giochi con Katniss, il divertimento è assicurato.