Nell'elenco dei film che promettono bene ma poi non mantengono, inseriamo Under The Skin di Jonathan Glazer, la storia dell'aliena bella e letale, che offre una ventina di minuti suggestivi, forieri di chissà quali sviluppi, e poi finisce per balbettare immagini cool, sequenze "sospese" e l'inevitabile scoperta del corpo e del fattore umano (nel bene e nel male), lasciandoci lì un po' così.
In confronto, è molto più alieno Donald Rumsfeld (proprio perché sembra più "umano"), che accetta la sfida di Errol Morris (The Unknown Known) e, da attore consumato qual è, ne esce benissimo e malissimo, impeccabile nella sua logica opportunistica, avvolta nella nebbia di una cortina fitta di parole, dentro cui finisce per ingarbugliarsi e confondersi almeno un po'.
La classifica dei film veneziani preferiti da Cineforum, che vede sempre in testa Frears e Gröning, va aggiornata con l’ingresso di Tom à la ferme, che si attesta intorno al 3,4, e di Ana Arabia, il film-piano-sequenza di Amos Gitai, che arriva a 3,3. Superati entrambi, però, quanto a gradimento, da Locke, il film di Steven Knight fuori concorso, che si è guadagnato un 3,6 (parecchi 4 e anche un 5).
Intanto piovono interviste su CineforumWeb, dai grandi registi che vale la pena conoscere meglio, agli esordienti che incontriamo per la prima volta e che vanno tenuti d’occhio. Dopo William Friedkin, Kelly Reichardt e Rick Ostermann (senza dimenticare le tre domande di Barbara Sorrentini a Valerio Mastandrea, Alessandro Rossetto, Emma Dante…) ecco ora Alexandros Avranas e Matteo Oleotto. Nei prossimi giorni, vi faremo incontrare anche Frederick Wiseman e Tsai Ming-liang. Continuate a seguirci!