Richard Linklater

Apollo 10 1/2

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Quando Neil Armstrong scese dall’Apollo 11 per mettere piede sulla Luna il 20 luglio 1969, oltre 600 milioni di persone seguirono l’evento in TV. Richard Linklater aveva nove anni, la stessa età del protagonista Stan nel suo ultimo film, il più personale e autobiografico. Un amarcord dei favolosi anni 60 in salsa texana, con cui il regista torna nella Houston della sua infanzia.

Stan sogna di fare l’astronauta e l’occasione gli si presenta sotto forma di un incarico top-secret: prima della spedizione ufficiale, è necessario inviare sulla Luna un’altra navicella (Apollo 10 ½), che per errore è stata costruita con un abitacolo troppo piccolo, e può contenere solo un bambino.

Una vicenda del tutto irrealistica, certo. Così come in Licorice Pizza è inverosimile che un ragazzo di quindici anni possa gestire un negozio di materassi ad acqua o un locale di flipper. Ma ciò non ha alcuna rilevanza, nel film di Anderson come in quello di Linklater; anzi, è sotto questo tappeto che si nasconde la chiave d’accesso per quei mondi da loro ricreati.

Il viaggio spaziale di Stan, che inizialmente sembrerebbe il fulcro della storia, è solo un pretesto per raccontare in un lungo flashback l’America di quegli anni, che guardava al futuro con ottimismo e credeva nella tecnologia come portatrice di un progresso senza limiti («nothing can change the shape of things to come» è il ritornello della canzone che risuona durante i titoli di coda). Un’America non certo priva di contraddizioni e problemi, tra la minaccia nucleare della Guerra Fredda e gli orrori del Vietnam, ma che non si preoccupava troppo di essere imperfetta, almeno agli occhi di un bambino.

Linklater rinuncia presto alla trama per abbandonarsi a un flusso di ricordi, sensazioni, riflessioni, accompagnato dalla voce narrante di Stan adulto che guarda indietro a quell’età vissuta tra famiglia (padre impiegato della NASA, madre casalinga, numerosi fratelli e sorelle), scuola, amici, tempo libero, musica, cinema e tanta televisione.

La descrizione di quell’epoca è filtrata dall’uso del rotoscope, che crea l’animazione partendo dal mondo reale, ricalcando le immagini riprese in live action: una tecnica che contribuisce a delineare un’atmosfera sospesa tra vita e sogno, ricordo e immaginazione, e ad astrarre la storia del protagonista per renderla universale.

Se in 8 ½ il regista Guido (Mastroianni/Fellini) faceva costruire un’astronave per il suo film senza sapere a cosa gli potesse servire, qui Stan ci sale sopra per prendere il volo. E il ½ nel nome della navicella rappresenta proprio un’alternativa possibile, dettata dalla fantasia.

Il cinema di Linklater arriva in profondità pur restando sulla superficie, e ricorre spesso all’ironia – come quando Stan tenta di spiegare il film 2001: Odissea nello spazio a un suo coetaneo – specialmente nel confronto tra la generazione di quel passato, in bilico tra la luna e l’atomica, e quella disillusa del presente, in cui a nessuno interessa più la luna mentre teniamo ancora d’occhio solo l’atomica.

Il regista texano gioca come al solito con il tempo e la nostalgia, e qui lo fa sul terreno protetto dell’infanzia, quel momento irripetibile in cui si poteva scivolare nel sonno in macchina o sul divano sapendo di ritrovarsi la mattina dopo nel letto e che tutto sarebbe andato bene.

E allora non importa che Stan si addormenti durante la diretta dell’allunaggio: l’evento tanto pensato e sognato è superiore a quello reale, che diventa semplicemente un altro fatto da seguire in tv. Tanto è così che funziona la memoria: «anche se Stan dormiva, un giorno crederà di aver visto tutto».


 

Apollo 10 e mezzo
Stati Uniti, 2022, 97'
Titolo originale:
Apollo 10 1/2: A Space Age Adventure
Regia:
Richard Linklater
Sceneggiatura:
Richard Linklater
Fotografia:
Shane F. Kelly
Montaggio:
Sandra Adair
Cast:
Glen Powell, Zachary Levi, Jack Black, Josh Wiggins, Lee Eddy, Brian Villalobos, Jennifer Griffin, Natalie L'Amoreaux, Milo Coy, Samuel Davis, Bill Wise, Danielle Guilbot, Mona Lee Fultz, Jessica Brynn Cohen
Produzione:
Minnow Mountain, Submarine, Detour Filmproduction, Netflix Animation, Soundcrafter
Distribuzione:
Netflix

Un uomo racconta la sua vita di bambino di 10 anni a Houston nel 1969, intrecciando elementi nostalgici al racconto fantastico di un viaggio sulla luna.

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