Lo spunto (una persona reagisce con metodi, diciamo così, non ortodossi nei confronti di funzionari che, nascondendosi dietro obblighi e procedure burocratiche, avevano negato l’aiuto richiesto o provocato danni senza pagare le conseguenze) in questi anni è diventato ricorrente ed è riflesso di una generale crisi di fiducia nel capitalismo finanziario e nel tipo di relazioni sociali impersonali che esso determina.
Alla scorsa Mostra di Venezia, dove Desconocido - Resa dei conti è stato presentato in apertura delle Giornate degli autori, lo si è visto anche in El monstruo de mil cabezas di Rodrigo Plá e nella stessa Spagna in una commedia teatrale che da qualche anno ha grande successo (El crédito di Jordi Galcerán).
L’uso che Desconocido - Resa dei conti fa dello spunto è ben diverso, certamente meno originale di quello di Plá. Dani de la Torre lo utilizza sostanzialmente come un semplice pretesto che serve a dare il via alla storia. Questa procede poi per conto proprio, obbedendo alle regole “di genere” del cinema d’azione. Da questo punto di vista, non c’è (quasi) nulla da eccepire: il film scorre veloce, tra tensione, esplosioni, corse contro il tempo e costante agitazione dei personaggi.
Si direbbe che il gioco funziona fintantoché non vuol far credere che debba essere preso sul serio come un’analisi della contemporaneità e della sua crisi di valori autentici. Quando invece cerca di dare “profondità” ai personaggi e alla situazione, il film cade in sottolineature eccessive (i figli che rimproverano il padre per la sua assenza) e scrittura manichea.
La parte finale, con l’accento sui valori ritrovati, è allora una appendice che si può in fondo ignorare. L’adrenalinico svolgersi della vicenda garantisce invece una buona dose di “divertimento” e conferma la buona attitudine che gli spagnoli hanno dimostrato nell’ultimo decennio nel recuperare i meccanismi dei “generi” applicandoli al di fuori dal contesto americano (in Italia, l’equivalente di produzioni come questa si trova in alcuni film dei Manetti e in poco altro).
Carlos, un direttore di banca ambizioso e spregiudicato che ha frodato i suoi clienti con investimenti fallimentari, finisce per ritrovarsi vittima di un ricatto senza apparente via d’uscita. Una telefonata anonima e inattesa trasformerà la sua giornata, iniziata nella normale routine quotidiana e familiare, in una folle corsa contro il tempo e contro un nemico invisibile che rivuole i suoi soldi, fino all’ultimo centesimo.