Rúnar Rúnarsson

Frammenti di luce

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Un giorno e due tramonti sotto il cielo iridescente dIslanda, etere in purezza ma anche manto lattiginoso e plumbeo, evanescenza capricciosa e incombente come le inversioni della fatalità più ingiusta e inesorabile. Frammenti di luce di Rúnar Rúnarsson, a Cannes 2024 nella sezione Un Certain Regard, sottopone a una peculiare lente meteorologica la confusione della perdita in giovane età, tra rimpianti e verità sepolte, alla ricerca di un bagliore catartico. Distillando le strutture ordinarie del coming of age in una rarefazione prettamente nordica, nel distintivo dominio espressivo di silenzi prolungati e continuità di ripresa, Rúnarsson assurge a filia lacrimosa Una (Elín Hall), studentessa pansessuale di performing art che vive clandestinamente una relazione travolgente con il coetaneo Diddi (Baldur Einarsson). Il decesso di lui in un incidente automobilistico – per lesplosione in una galleria – scompagina la promessa di felicità dei due amanti, di nascosto da Klara (Katla Njálsdóttir), lontana fidanzata di lui, che ritorna nel cerchio magico degli amici e degli affetti sotto gli orpelli della precoce vedovanza” e che Una non accetta, in balìa delle nevrosi intermittenti di reticenze ingestibili.

Non un film sullelaborazione del lutto, materia troppo gravosa per essere compattata in tale unità drammaturgica, ma sul naufragio dellidentità, intaccata dalla morte e dalla percezione della finitudine propria e altrui, esiliata dalle convenzioni della civitas, con Una impossibilitata a rivendicare il suo status di innamorata affranta e il suo pubblico proscenio di funerea commiserazione. A dispetto del nome della protagonista, da cui traspare lambizioso respiro universalmente allegorico infuso nellopera, la risonanza del dramma nazionale – una strage autostradale che annichilisce, ancor più in un paese poco popolato – si disperde a favore della focalizzazione sul singolo che il regista dipana in un delicato intarsio di riverberi, grigiori, squarci di buio e rinascita, ma con una visione figurativa così diafana e impalpabile da eludere una compiuta forma di poetica.

Vive di rifrazione Frammenti di luce, come dal titolo originale Ljósbrot, con la morte quanto mai prismatica che scompone, sfuma e dissolve, dove la luce diventa fonte di distruzione tra le fiamme o crepuscolo di speranze e illusioni, dove amore e insofferenza possono smuovere e sublimarsi in inedite affinità, come suggerisce il brano musicale Odi et amo in circolare apertura e chiusura, ispirato a Catullo. Ma il carme di Rúnarsson sullestasi sentimentale, a cui approdare in un solo giorno, si adagia su rinunce narrative e complessità negate. Notoriamente all the worlds stage, pare rimarcare il film, dove tuttavia la contiguità tra palcoscenico e reale, vissuta dalla protagonista sia nella recita da requiem, come mera amica del defunto, sia come performer artist, trova, letteralmente, una sua prospettiva soltanto nella scena madre in cui Una, di fronte a una cattedrale, inquadra nel lutto uno sguardo ascensionale.

Estranea alla dissezione polifonica dellio nel suo tessuto sociale, praticata da un altro scandinavo come Joachim Trier, e alla forza dialettica nei disagi esistenziali più intimistici, per cui si distingue il norvegese Dag Johan Haugerud, la scrittura di Rúnarsson qui schiva altre voci, altre stanze interiori, che si affacciano e si ritraggono, depotenziando itinerari meno rodati da percorrere (il senso di colpa di chi a fianco a Diddi è sopravvissuto alla catastrofe, il silenzio compromettente di un amico dei due amanti che sa e tace). Uneco di storie in una vertigine combinatoria, filtrata troppo modestamente da una reductio ad Unam, in un cinema di altri, molteplici vuoti e assenze.


 

Frammenti di luce
Islanda, Paesi Bassi, Croazia, Francia, 2024, 90'
Titolo originale:
When the Light Breaks
Regia:
Rúnar Rúnarsson
Sceneggiatura:
Rúnar Rúnarsson
Fotografia:
Sophia Olsson
Montaggio:
Andri Steinn Guðjónsson
Cast:
Baldur Einarsson, Mikael Kaaber, Elín Hall, Katla Njálsdóttir, Ágúst Wigum, Gunnar Hrafn Kristjánsdóttir
Produzione:
Compass Films, MP Film, Eaux Vives Productions, Halibut, Jour2Fête, Revolver Amsterdam
Distribuzione:
Movies Inspired

Una è una studentessa d'arte di Helsinki innamorata di Diddi, suo compagno di band e come lei proveniente dalla provincia, dove vive la sua fidanzata Klara. Al termine di una lunga notte piena di luce, i due giovani si convincono a rivelare la loro storia a tutti. Prima, però, Diddi deve tornare a casa e nel corso del viaggio muore nell'incendio di una galleria causato da un incidente. Come potrà Una rivelare a tutti il suo dolore quando per il funerale di Diddi arriverà ad Helsinski Klara, affranta e consolata da tutti?

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