Una decisione che ha fatto la storia del Novecento: ambientato in Giappone al termine della seconda guerra mondiale, Emperor è un dramma storico incentrato sulla figura dell’allora imperatore nipponico Hirohito (già rappresentato, con ben altro spessore psicologico e figurativo, da Aleksandr Sokurov ne Il sole del 2005) e sul dibattito che si sviluppò all’interno dell’esercito e del governo statunitense sull’opportunità di sottoporlo a processo e giustiziarlo come criminale di guerra.
Protagonista della difficile scelta il generale americano Bonner Fellers – braccio destro di Douglas MacArthur – chiamato a indagare e a decidere la sorte del sovrano nipponico. Il ricordo e la ricerca di Aya, ragazza giapponese di cui si era perdutamente innamorato qualche tempo prima, ne influenzeranno il giudizio.
Presentato al Festival di Toronto 2012, Emperor ha il merito di (ri)portare sotto l’occhio dei riflettori una pagina poco ricordata della storia del secolo scorso. Funzionale nella descrizione dell’evento principale della narrazione, il film fatica a trovare il giusto spazio per le altre microstorie che sceglie di portare avanti.
Il regista britannico Peter Webber, al suo terzo lungometraggio per il grande schermo dopo La ragazza con l’orecchino di perla (2003) e Hannibal Lecter-Le origini del male (2007), dimostra un discreto talento, ma rischia di mettere troppa carne al fuoco e di non coniugare adeguatamente i diversi registri messi in scena: dalla cronaca storica al melodramma.
I flashback legati alla relazione tra Aya e il giovane generale Fellers, invece di accrescere il pathos della pellicola, appaiono spesso forzati e inseriti unicamente per poter ampliare la fascia di spettatori che il film vorrebbe raggiungere. Se nella parte centrale soffre di diversi cali di ritmo, Emperor si rialza nel toccante finale, quando viene raccontato l’incontro tra Hirohito e il generale MacArthur.
Nel cast, intensa performance di Tommy Lee Jones (Douglas MacArthur) che vince a mani basse il confronto con Matthew Fox (Bonner Fellers), spaesato come se si trovasse ancora sull’isola di Lost.
Dopo la capitolazione del Giappone alla fine della Seconda Guerra Mondiale, nello staff del Generale Douglas MacArthur, il Generale Fellers viene nominato comandante delle truppe di occupazione americane e incaricato di prendere una decisione cruciale: processare l'Imperatore Hirohito e condannarlo come criminale di guerra? Sullo sfondo di questo dramma storico, si intreccia la storia d'amore tra lo stesso Generale Fellers e una ragazza giapponese conosciuta prima della Guerra e successivamente rientrata in Giappone.