Un altro Avengers tutto da sfogliare. Con altri Avengers che si aggiungono a una trama già intricata, digressiva, dispersiva (in cui ti perdi volentieri, alla faccia degli script blindati e impacchettati col fiocco). Più che un film, un diorama animato, uno storyboard fatto di immagini-disegni “capitali” da unire a piacere e in libertà. Brillanti coreografie, spassose psicologie tagliate con l'accetta, dialoghi improbabili tra la sit-com, l'ur-melò e il simposio di filosofia cibernetica.
Riuscirà Tony Stark a creare il Bene Supremo del mondo in laboratorio? Ovviamente no. Il suo utopico Ultron, che dovrebbe salvare gli uomini da sé stessi, si rivela un distopico distruttore globale, deciso a ricominciare dall'Uomo Nuovo (vecchia ricetta, molto novecentesca). Il fatto è che i divini Avengers sono più umani degli uomini, e tra sensi di colpa, ricordi terrificanti, desideri turbolenti, finiscono vittime del gioco del cattivo.
A riportare le cose al loro posto, ci pensa l'avvento di Visione, upload mistico del vecchio maggiordomo Jarvis dentro un corpo indistruttibile, che filosofeggia sui limiti e le ingenuità della nostra specie, che sorride sconsolato di fronte alle nostre illusioni – tipo quella di poter separare Ordine e Caos, di riuscire sempre a distinguere tra il Bene e il Male -, che sceglie di stare dalla nostra parte affascinato dalla grazia con cui sbagliamo.
Ma diventa indispensabile anche l'aiuto dei gemelli Maximoff, che prima fanno i terroristi nel nome del loro popolo schiacciato e perseguitato (Capitan America mostra di capirne la rabbia, in questo è molto poco americano), e poi si schierano contro il Supremo Male.
Da dimenticare il côté visionario dei flashback, che non suscita alcunché (mentre dovrebbe ispirare orrore e dolore). Ottimo e abbondante, invece, tutto il resto: lo spettacolo, il fascino dei temi evocati (e per fortuna non approfonditi o risolti), l'intelligenza con cui i tanti caratteri vengono giostrati e fatti cozzare tra loro.
Tra le cose da ricordare: la memorabile scazzottata tra Hulk e Iron Man, le divertenti variazioni sul martello di Thor (chi è degno?), i brandelli di monologo creativo e psicotico di Ultron (da Pinocchio in giù), il flirt che diventa amore tra Scarlett-Natasha e Bruce Banner (il personaggio più “caldo” e comunicativo insieme a Occhio di Falco).
Ne vogliamo ancora.
Quando Tony Stark cerca di avviare un programma di pace, le cose degenerano e i più grandi eroi della Terra, tra cui Iron Man, Captain America, Thor, l'Incredibile Hulk, Vedova Nera e Occhio di Falco, saranno messi alla prova, mentre il destino del pianeta è a rischio.