Prendete Ombre rosse. The Hateful Eight di Quentin Tarantino, dopo la magnifica sequenza dei titoli di testa (il Cristo ligneo innevato in primissimo e poi, via via che la macchina da presa si allontana, la pianura sconfinata del Wyoming coperta di neve e una diligenza che si avvicina), procede per un po' come il film di John Ford: un viaggiatore appiedato blocca la diligenza chiedendo un passaggio, esattamente come faceva Ringo. Invece della sella porta con sé i cadaveri impilati dei tre ricercati che ha ucciso e dei quali va a riscuotere la taglia. Poi ne arriva un altro, un giovanotto imberbe e petulante che sostiene di essere il nuovo sceriffo di Red Rock, dove tutti sono diretti. Un po' di chiacchiere, e ripartono.
Aggiungete, bizzarramente, un intreccio poliziesco nel quale otto personaggi malissimo assortiti (più un poveraccio che non c'entra niente, il conduttore della diligenza) sono costretti a condividere per un tempo indeterminato (causa bufera di neve) lo spazio chiuso di un emporio in mezzo al nulla, tra sospetti reciproci, agguati, menzogne, tradimenti, maschere. A un certo punto, Samuel Jackson comincia a comportarsi e a parlare come un investigatore classico (Poirot, Wolfe, Queen, fate un po' voi, ma anche George C. Scott in I cinque volti dell'assassino, sottovalutato mystery britannico di John Huston).
Aggiungete anche la spasmodica ricerca del "traditore", del polizioto infiltrato nella banda, di Le iene: quale (o quali?) dei quattro personaggi che stazionano da Minnie è là per liberare l'assassina Daisy Domergue che il cacciatore di taglie John Ruth sta portando alla forca? Film "da camera" (com'era un grande - e lungo per l'epoca, 141 minuti - western, Un dollaro d'onore di Hawks, base di Distretto 13 di John Carpenter, qui citato attraverso un brano di La cosa, dello stesso Morricone) in 70 millimetri Panavision, The Hateful Eight è la cosa più vicina alle Iene che Tarantino abbia fatto. Ma se allora (nel 1992) la sua abilità nei dialoghi e nel muovere la macchina da presa in un interno era una scoperta emozionante, oggi le stesse qualità tendono a essergli rimproverate: presunzione, ripetizione, sadismo, narcisismo.
Personalmente, credo che Tarantino sia più colto e magari anche più "impegnato" (alla sua maniera, ovviamente) di quanto vuole far credere e che questa volta, sotto sotto, abbia fatto la sua dichiarazione d'intenti più sconsolata (e legittima): dopo il femminismo (non sto scherzando) di Kill Bill, Jackie Brown e A prova di morte, dopo l'invito alla libertà di pensiero, parola, religione e cinema di Bastardi senza gloria, dopo l'antirazzismo di Django Unchained, ecco un film in cui invece sono tutti bastardi veri, non malinconici antieroi alla Peckinpah o vendicatori alla Leone o Eastwood. Bianchi, neri, donne, uomini, sudisti, nordisti, messicani, giovani, vecchi. Appunto, odiosi, tutti. Tanto vale che muoiano. E Abramo Lincoln con loro, vera o falsa che sia quella lettera che (e non sarà un caso) apre e chiude il film e che colloca gli otto luridi indifendibili assassini al centro dell'America di ieri e di oggi. In una notte sempre più silenziosa.
Wyoming, 1886. Il cacciatore di taglie John Ruth e la fuggitiva Daisy Domergue corrono in diligenza verso la città di Red Rock, dove Ruth, conosciuto come "The Hangman", porterà alla giustizia Domergue. Lungo la strada incontrano due sconosciuti: il maggiore Marquis Warren, un ex soldato nero dell'unione diventato un famigerato cacciatore di taglie, e Chris Mannix, un rinnegato del sud che afferma di essere il nuovo sceriffo della città. Perdendo il proprio vantaggio nella bufera di neve, Ruth, Domergue, Warren e Mannix cercano rifugio al Haberdashery di Minnie, un posto di montagna in cui sostano le diligenze. Quando arrivano da Minnie, non sono accolti dal proprietario ma da quattro facce sconosciute - Bob, che si sta prendendo cura del posto di Minnie mentre lei è in visita da sua madre, Oswaldo Mobray, il boia di Red Rock, Joe Gage e il generale confederato Sanford Smithers. Mentre la tempesta si abbatte sulla montagna, i nostri otto viaggiatori scopriranno che probabilmente non riusciranno ad arrivare a Red Rock.