Proprio nelle settimane in cui il Paese si perde nei festeggiamenti del Bianco Natale, al cinema arriva The Butler - Un maggiordomo alla Casa Bianca, film che più nero non si può: un regista di colore, Lee Daniels, imbastisce una storia e una morale rigorosamente all'insegna della black culture.
Cecil Gaines è il nome fittizio del vero figlio di schiavi che, negli anni in cui c'è ancora chi si spacca la schiena nelle piantagioni, assiste allo stupro della madre e all'assassinio del padre per mano del solito padrone bianco e prepotente. Ma il destino di Cecil non è quello di intonare i gospel fra il cotone: lui sarà un negro di casa, non bracciante bensì umile servitore delle candide tavole degli schiavisti.
Dal comfort delle ville padronali a quello dei grandi alberghi il passo è breve: camminando svelto e silenzioso nella hall di un lussuoso hotel di Washington, Cecil (non) si fa notare per la sua abilità e discrezione, finendo dritto nei corridoi della Casa Bianca dove serve pietanze, lucida scarpe e, su richiesta, dispensa consigli a ben sette presidenti diversi, da Eisenhower a Reagan compresi.
A casa sua, intanto, succede il pandemonio: tra figli che si arruolano nell'esercito e figli che si arruolano nelle Pantere Nere, è difficile per la povera Gloria - la moglie di Cecil interpretata da Oprah Winfrey - mantenere l'equilibrio e la lucidità.
Caratteristiche che, peraltro, sono anche il punto debole del registro narrativo scelto da Daniels: la condiscendenza di Cecil verso i bianchi, cui si sente comunque sottomesso, fa a pugni non solo con le velleità dei figli ma anche con il procedere di quel pezzo di storia americana che va da Rosa Parks seduta su un certo autobus a Barack Obama spaparanzato nello Studio Ovale.
La dialettica tra i suoi sussurri rispettosi e sommessi e la voce grossa di una generazione ormai pronta al cambiamento tenta di ricomporsi in un finale ecumenico, al termine di una vita e di una carriera certamente esemplari, ma non si sa bene per chi.
Restano interessanti il ripasso di qualche decennio di battaglie civili e lo sfoggio di camei inattesi, dalla già citata Oprah passando per Lenny Kravitz in livrea e Mariah Carey afasica; riguardo a quest'ultima sappiate che, attualmente, The Butler rappresenta l'unica occasione di apprezzare la sua presenza muta anziché intenta a intonare le ben note carole natalizie.
Gli eventi e i cambiamenti della scena socio-politica americana (dall’assassinio di John F. Kennedy e di Martin Luther King, ai movimenti dei Freedom Riders e delle Black Panther, dalla Guerra del Vietnam allo scandalo del Watergate) visti attraverso lo sguardo e le emozioni di Cecil Gaines, nero di umili origini, maggiordomo alla Casa Bianca dal 1957 al 1986.