Questa sera su Cine Sony (canale 55) alle 21:00 andrà in onda il biopic su Johnny Cash: Quando l'amore brucia l'anima - Walk the Line. Diretto da James Mangold e interpretato da Joaquin Phoenix e Reese Witherspoon, il film racconta il giovane Cash e la sua turbolenta storia d'amore con June Carter. Su Cineforum 453 (acquistabile qui) pubblicammo la scheda scritta da Simone Emiliani che riproponiamo di seguito (purtroppo non integralmente).
Il tormento e l’estasi
L’anima e la carne. Quando l’amore brucia l’anima incrocia solo perifericamente la struttura classica del film biografico. Rispetto a questo genere, infatti, sono presenti alcune sorprendenti fratture. La prima, meno evidente, riguarda l’arco temporale in cui si svolge il film: la pellicola di Mangold non racconta tutta l’esistenza di Johnny Cash, ma soltanto un periodo della sua vita, quello racchiuso tra il 1944 e il 1968. Questa scelta non è nuova nei biopic e comunque rappresenta una scelta narrativa per racchiudere dentro il film non tutta una vita ma quella parte più intensa dell’esistenza di un personaggio. La seconda invece riguarda il punto di vista del regista e dell’altro sceneggiatore Gill Dennis per mettere in luce la figura del protagonista. Quando l’amore brucia l’anima si basa infatti su due libri scritti da Johnny Cash, «Man in Black» e «Cash the Autobiography». La scelta di campo è quindi precisa. Nel film Johnny Cash non sembra essere guardato soltanto attraverso lo sguardo di Mangold e di Dennis, ma si ha l’impressione invece di vedere l’artista proprio attraverso i suoi occhi. C’è infatti qualcosa di potentemente rabbioso e istintivo in Quando l’amore brucia l’anima. […] La terza frattura riguarda l’uso del flashback che occupa quasi tutta la durata del film. […] In Quando l’amore brucia l’anima si entra dentro l’universo di Johnny Cash in una fase decisiva della sua esistenza: quella del concerto nella prigione di Folsom nel 1968.
Suoni e visioni
[…] Come si vede dall’apertura del film, Quando l’amore brucia l’anima segue sin da subito la musica di Johnny Cash. È come se lo sguardo di Mangold dichiarasse immediatamente il suo tentativo di cercare di filmare quella musica, di far emergere il personaggio di Johnny Cash non solo attraverso la sua storia ma soprattutto per mezzo delle sue canzoni celebri. […] Quando l’amore brucia l’anima però scorre ininterrottamente walk the line: ci sembra di “camminare” lungo la linea tra la visione e il suono. C’è una scena in cui il protagonista, quando si trova in Germania dopo essersi arruolato nell’aviazione, va al cinema con altri militari a vedere una pellicola. Si tratta di un film carcerario, Inside the Walls of Folsom Prison (uscito in Italia con il titolo Tortura) del 1951 e diretto da Crane Wilbur, [...] Mangold però ha avuto l’esigenza di mostrare, anche per un breve momento, qualche immagine del film e il volto di Cash che lo guarda. Il cineasta statunitense utilizza quindi anche un film, e quindi il cinema, per raccontare Johnny Cash. E in effetti tutto Quando l’amore brucia l’anima si muove lungo questa immediatezza nel trasformare cinematograficamente le canzoni, la vita, le emozioni, le contraddizioni di Cash. Si ha l’impressione, come si è detto, di vedere il film attraverso gli occhi del protagonista. È come se l’artista rivedesse, dall’aldilà, la sua vita.
Mangold sceglie due strade per portare dentro il film alcuni dei brani più famosi del musicista. Una è quella di farlo esibire sul palco, utilizzando la camera a mano con l’obiettivo che sta addosso a lui e a June Carter per filmare i loro duetti ma soprattutto la loro intesa mentre si esibiscono. […] Joaquin Phoenix e Reese Whiterspoon non si esibiscono in playback ma cantano veramente con la loro voce. […] Quando l’amore brucia l’anima contiene quindi dei frammenti da film-concerto, da documentario musicale. Ovviamente tutto è falso. Però piacerebbe essere in qualche modo ingannati e vedere il film in questa maniera. L’altra strada è quella di utilizzare una canzone famosa come «Walk the Line» (che dà anche il titolo al film) come colonna sonora che sottolinea le immagini della vita di Johnny, diviso tra June, le luci del palcoscenico, e la vita nella sua famiglia. […]
Nascita di una passione
Quando l’amore brucia l’anima non è soltanto un biopic ma è anche un film sentimentale nel modo in cui racconta la passione tra Johnny Cash e June Carter. [...] Dall’incontro tra i due protagonisti in poi […] il film di Mangold sembra cambiare in modo sensibile proprio da un punto di vista stilistico. La macchina da presa si attacca quasi ai volti e ai corpi dei personaggi. Ma soprattutto anche i colori della fotografia […] È come se Johnny e June siano sempre sul punto di bruciare, di infiammarsi[...]
Un film apparentemente biografico si trasforma dunque in una storia d’amore ma anche in un film corale in cui, attraverso la vita di Johnny Cash, sembrano intravedersi anche squarci di una certa America, dalle immagini post-Depressione dell’Arkansas del 1944 all’età del rock. Non sembra esserci nulla di calcolato in questa operazione e neanche nulla di furbo. Quando l’amore brucia l’anima è infatti un film fatto con la testa e con il cuore, con una passionalità autentica dove l’oggettività della ricostruzione convive con la soggettività della reinterpretazione della vita del musicista.