"Suonala ancora, Martin!": cinque sequenze con la loro musica indimenticabile. Cinque omaggi al cinema di Scorsese, aspettando l'uscita in sala di The Wolf of Wall Street.
Lo schermo di Toro scatenato è ancora nero quando comincia, in pianissimo, l'intermezzo della Cavalleria rusticana di Pietro Mascagni, che continua sui primi titoli di testa.
A Robert Chartoff - Irwin Winkler Production. A Martin Scorsese Picture. Robert De Niro in.
Qui arriva l'immagine in grigio. Un ring, le tre corde nere, Jake LaMotta saltella, accappatoio indosso, cappuccio sulla testa. Una nebbia leggera avvolge la scena. Titolo in rosso, RAGINGBULL, tutto attaccato, con la R e la B più alte.
Il pugile sembra saltellare seguendo la fascinosa melodia, rapito dalla musica. In estasi. In rallenti. Sospeso sulle note degli archi. Su un piede, sull'altro. Director Martin Scorsese. Il pugile si abbassa, l'uppercut resta a metà nel fermo immagine.
New York City 1964. E comincia la passione di LaMotta, toro del Bronx, campione mondiale dei medi. Picchiatore e incassatore. «Io non vado giù», dice. E finisce nel buio più nero. Poi risorge. Film violento. Solo qui, su quella musica celestiale, Jake volteggia leggero sul ring.
Esordio di Mascagni, da una novella di Verga, prima rappresentazione il 17 maggio 1890 a Roma, anche Francis Ford Coppola usa la Cavalleria rusticana quasi per intero nel Padrino - Parte III, eseguita al Massimo di Palermo. L'Intermezzo arriva all'uscita, sullo scalone, quando uccidono la figlia di De Niro, che è Sofia Coppola. Hanno ammazzato compare Turiddu e Mary. Poi finisce sui ricordi di don Michael Corleone e sulla sua morte in giardino.