Pascal Bonitzer

Il quadro rubato

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Pascal Bonitzer (classe 1947!!!) è uno dei decani della sceneggiatura francese e non solo. La sua penna, che si è affilata sui Cahiers du Cinema, ha lavorato tra gli altri per Techiné, Rivette (soprattutto), Ackerman, Fontaine e Verhoeven. Come regista ha firmato nove regie, di cui forse la più importante è la prima, Encore (1996), anche se da noi sono stati distribuiti Piccoli tradimenti (2003) e Alibi e sospetti (2008, simpatico giallo da Agatha Christie).

Le tableau volé, ovvero Il quadro rubato, è decisamente tra i suoi migliori. O meglio: cade al momento giusto. Il film è “ispirato” a una storia vera, il ritrovamento/recupero di un quadro scippato dai nazisti in Austria a una famiglia ebrea, una non occasionale meschina pratica di furto e appropriazione: un'altra vicenda, simile e autentica, è stata raccontata in Woman in Gold di Simon Curtis, protagonista un celeberrimo ritratto di Klimt. Qui invece parliamo de I girasoli di Egon Schiele, rimasto per decenni nelle ignare mani di una famiglia operaia di Mulhouse. L'arguzia del regista - e uno dei motivi della riuscita di questa sapida commedia di caratteri – è quella di raccontarla parlando da una parte dell'esperto che l'ha riconosciuta per il capolavoro perduto che è, dall'altra dell'encomiabile comportamento del giovane proprietario, con una elegante scrittura che lascia cadere qua e là feroci perle, punture da Autore nonché l'attenzione di fondo, tutta transalpina nella sua leggerezza, al racconto morale.

André Masson (Alex Lutz) è l'esperto rampante della casa d'Aste Scottie's. Può far di tutto per valutare e aggiudicarsi un quadro, come dice di lui - ma intendendo più in generale - una odiosa ricca signora razzista e spocchiosa: “un battitore d'asta è come un chirurgo estetico, bisogna fidarsi di lui”. Arrogante, ambizioso, attivo, i suoi colleghi gli sibilano “ti ammiro ma non ti stimo” e la sua stagista Aurore (Louisee Chevilotte), clamorosa mentitrice seriale, finisce col detestarlo per la sua scostante sicumera. Ma la visione de I girasoli, scovato assieme alla ex moglie Bertina (Lea Drucker) nel cuore della provincia ai confini con la Svizzera, così imprevedibile da suscitargli una risata incongrua (d'altra parte è il sogno della vita di ogni esperto d'arte), lo trasformerà progressivamente, così come l'incontro con il possessore, il giovane Martin (Arcadi Radeff), un operaio desideroso solo di rimanere tale e che quando scopre il suo valore, la sua provenienza infame, non ha molta voglia di specularci sopra.

Qui oltre alla vicenda contano le relazioni di passaggio, le trame secondarie, gli spostamenti dell'animo, senza contare la spiegazione sui meccanismi deplorevoli che spesso il mercato dell'Arte tiene celati, con collezionisti disposti a tutto per accaparrarsi il pezzo e speculatori altrettanto a gonfiarne il costo. Proprio come le operette morali che Bonitzer si è tanto divertito a creare nei decenni (prendendo a caso: La bella scontrosa, Tre vite una sola morte, I tempi che cambiano, Benedetta), commedie con retrogusti filosofici. Come dice il padre della stagista (che ha la sua bella storia di passione e dissipazione alle spalle): “che cosa è la vita? Incassare, lasciare andare, ridimensionare tutto...questa è la vita!


 

Il quadro rubato
Francia, 2024, 91'
Titolo originale:
Le tableau volé
Regia:
Pascal Bonitzer
Sceneggiatura:
Pascal Bonitzer, Iliana Lolic
Fotografia:
Pierre Milon
Montaggio:
Monica Coleman
Musica:
Alexei Aigui
Cast:
Alex Lutz, Léa Drucker, Nora Hamzawi, Louise Chevillotte, Arcadi Radeff, Laurence Côte, Matthieu Lucci, Ilies Kadri, Vincent Nemeth, Alexandre Steiger
Produzione:
SBS Productions, Canal+, Ciné+
Distribuzione:
Satine Film

André Masson, un esperto d'arte che lavora come banditore della celebre casa d'aste Scottie's, riceve una lettera in cui gli viene comunicato il ritrovamento di un dipinto di Egon Schiele, scomparso dal 1939 dopo essere stato saccheggiato dai nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale. Si trova nell'abitazione di Martin, un giovane operaio chimico che abita a Mulhouse, nell'Est della Francia. André si reca così sul posto per esaminare il quadro...

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