Il tema del 33° Convegno studi “Vedere e studiare cinema” organizzato da FIC - Federazione Italiana Cineforum e promosso nell’ambito dell’annuale Consiglio Federale, che quest’anno giunge alla 69^ edizione, si svolgerà presso l’Auditorium di Piazza della Libertà e presso la Sala civica “Laura Bassi” - ex Enel (Via Mazzini, 6/B) a Bergamo a partire dalla sera di venerdì 23 settembre e per tutta la giornata di sabato 24 settembre.
Il tema di quest’anno è in qualche modo collegato a quello del 2021, che ha visto come protagoniste alcune figure di donne-registe che hanno saputo proporre la qualità del proprio lavoro quando il mestiere del cineasta era appannaggio quasi esclusivamente del genere maschile. Donne, dunque, inappropriate rispetto al contesto in cui si proposero. Sempre di donne parleremo anche quest’anno, ma intese come personaggi: soggetti protagonisti della finzione, ma pur sempre inappropriate per le loro caratteristiche ben poco rassicuranti, capaci di renderle scomode o addirittura pericolose agli occhi della controparte maschile e, conseguentemente, della medesima componente del pubblico.
Bad Girls, quindi: ragazze o signore davvero cattive, non tutte necessariamente assassine ma comunque grandi tessitrici di trame, seduzioni e inganni. Non caratterizzate nel loro comportamento da dichiarata pazzia o da motivazioni solide che in qualche modo finiscano per redimerne le gesta, ma espressione di quella sorta di malvagità connaturata che le rende – secondo la formula ormai affermata – inquietanti dark lady.
Si inizia la sera del 23 settembre con la proiezione del film di John M. Stahl, Femmina folle (Leave Her To Heaven, 1945). Nella giornata successiva di sabato 24 si succederanno, tra mattino e pomeriggio, tre relazioni su argomenti specifici. Nella sua relazione “Avvelenatrici assassine vendicatrici dai ‘90 al 2020”, Barbara Rossi ci accompagnerà in un viaggio tra i personaggi femminili più diabolici e violenti degli ultimi trent’anni. Emanuela Martini (“Le bastarde del mélo”) tratterà invece prevalentemente di donne indimenticabili rappresentative di questo genere classico, che non hanno mai chiesto perdono né si sono mai pentite della loro perfidia. In “Le dark lady del noir” Ilaria Feole ci mostrerà tutte le sfumature di nero che caratterizzano questo ruolo emblematico di un genere intramontabile hollywoodiano e non solo.
Il convegno si concluderà con l’incontro, curato da Emanuela Martini, con la regista Roberta Torre, dal cui cinema dove generi e registri espressivi si contaminano producendo risvolti estetici e culturali imprevedibili, volutamente “giocati” al limite, emergono personaggi femminili portatori di contraddizioni e di conflitti.
L'ingresso è gratuito.