Edgar Wright

Ultima notte a Soho

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«When you've got worries, all the noise and the hurry/Seems to help, I know, downtown/Just listen to the music of the traffic in the city/
Linger on the sidewalk where the neon signs are pretty
How can you lose?/The lights are much brighter there
You can forget all your troubles, forget all/ your cares
So go downtown».

La cantava Petula Clark nel 1964, originariamente dedicata a New York dal suo autore, Tony Hatch, ma associata da tutti a Londra a causa della bionda interprete britannica che la portò al successo mondiale. Downtown London all’inizio degli anni 60, in piena esplosione della voga e foga Swinging, minigonne e cotonature, neon e pop, Biba e Bond, fotografi, modelle, gruppi musicali nascenti. E Soho, che esplodeva tra cinema e locali alla moda, coniugati con l’anima baldracca del quartiere, peep show, pornografia, prostituzione, merci scottanti. Ma il mito dei Sixties, dell’uragano libertario che si abbatté sul perbenismo e il riserbo british in quel periodo, scalzandoli con violenza, resiste e si fa immaginario puro nella mente di una giovane provinciale della Cornovaglia, Eloise (vedi la canzone di Barry Ryan, che entra in un momento cruciale), che ha alle pareti poster di Twiggy e Audrey Hepburn in Colazione da Tiffany, ascolta in un vecchio giradischi i 33 giri di Cilla Black, i KinksDusty Springfield, vuole diventare stilista, si cuce già gli abiti (modesti) e, accettata dal London College of Fashion, si trasferisce a Londra. «London can be a lot», l’avverte la nonna con la quale vive, «come è stata per tua madre». La mamma di Eloise, infatti, si è suicidata, fiaccata dall’esperienza nella capitale proprio in quegli anni là. E la Soho di oggi, delle compagne di college più alla moda, tutte in nero e aggressive, si mescola, attraverso il tunnel dei sogni che la protagonista comincia a fare una volta sistemata in una bella stanza in affitto in una casa retro, con quella di allora. Sua alter ego e complice, Sandie, la it girl dei Sixties che sapeva cantare e ballare e voleva farcela, nel cui corpo entra ed esce durante la notte. La prima parte di Last Night in Soho di Edgar Wright è un tuffo nel vintage, nella fascinazione e nell’ambiguità di quel periodo mitico, che mescolava desiderio e repulsione, vitalità, creatività e inganni. Wright, oltre che ascoltata tutta la musica del periodo, ha visto e miscelato tutti i film giusti: negli andirivieni di Ellie scopriamo affittacamere beneducati, silenziosi e riservati (reduci dalla Soho del traffico porno di Peeping Tom di Powell) e schiere di seduttori-sfruttatori-predatori che paiono usciti da Mona Lisa di Neil Jordan (e lo stile e soprattutto l’impianto cromatico di Wright ricorda quello di certi film di Jordan), tracce psicotiche sempre più incisive alla Repulsion di Polanski e soprattutto, nella storia di Sandie (che forse ricalca in parte quella della mamma di Ellie), l’avventura scintillante e amara di Diana ScottJulie Christie in Darling di John Schlesinger, ripresa quasi letteralmente nella pettinatura e in alcuni degli abiti di Sandie. Oltre a sequenze di ballo girate con ovvi ricordi del twist di Tarantino. Con il progressivo slittamento nelle visioni forse schizofreniche di Ellie, nella parte finale il film di Wright si sposta verso l’horror puro, perdendo un po’ della grinta divertita e suggestiva della prima parte, la sceneggiatura perde qualche colpo e non c’è nessun momento di vera suspense. Onore delle armi alle icone dell’epoca: Rita Tushingham (la nonna), Terence Stamp (l’anziano misterioso frequentatore del pub) e, su tutti, Diana Rigg (morta alla fine delle riprese), che dà corpo all’affittacamere.


 

Ultima notte a Soho
Regno Unito, 2021, 116'
Titolo originale:
Last Night in Soho
Regia:
Edgar Wright
Sceneggiatura:
Edgar Wright, Krysty Wilson-Cairns
Montaggio:
Paul Machliss
Musica:
Steven Price
Cast:
Anya Taylor-Joy, Thomasin Harcourt McKenzie, Matt Smith, Terence Stamp, Diana Rigg, Rita Tushingham, Michael Ajao, Synnøve Karlsen
Produzione:
Complete Fiction, Film4, Focus Features International (FFI)
Distribuzione:
Universal Pictures

In questo thriller psicologico, Eloise, che sogna di diventare una fashion designer, riesce misteriosamente a catapultarsi negli anni Sessanta dove incontra Sandie, un’aspirante cantante di grande fascino. Ma il glamour non è esattamente quello che sembra: i sogni del passato iniziano a infrangersi e approderanno a qualcosa di molto più oscuro.

 

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