Ricordo la vhs di Amarcord comprata da ragazzo: sul fronte la locandina con i personaggi del film disegnati a mano, sul retro due foto, una del Rex e l’altra di una donna matura e seducente, vestito rosso aperto sul davanti, gambe accavallate e seno in vista. La Gradisca. Quella che nella locandina è raffigurata di spalle con il sedere giunonico, quella che nella scena della foto ancora si chiama Ninola, ma sta per conquistarsi l'immortale soprannome dalla profferta sessuale al Principe Umberto: “Signor principe… gradisca”.
Si sa, da adolescente certe cose colpiscono, e l’identificazione con Titta, che nel buio di un cinema scorge l’amata Gradisca (una Milf, diremmo oggi), la avvicina, le accarezza una coscia, ma si vede smontare da un devastante “Cosa cerchi?”, fu immediata.
Quando poi, tempo dopo, vidi La dolce vita e riconobbi la stessa Magali Noël di Amarcord, solo più giovane di dieci anni, mi sembrò un tradimento, un ruolo fuori parte. E solo oggi, andando su IMDb, scopro in quali altri film abbia recitato, Magali Noël, senza nemmeno controllare se sia ancora viva oppure no, visto che per me lei sarà sempre la Gradisca, e la Gradisca la donna irraggiungibile che ogni adolescente sogna.