I film e i personaggi di Fellini mi si confondono tra loro, si sovrappongono. Tornano in mente mescolati, uno di un film, tre di un altro, dieci di un altro ancora.
Naturalmente a guidare la fila, con sottofondo di marcetta, c'è Marcello che vola sopra la Roma di periferia con la statua del Cristo appesa sotto l'elicottero. E vola sulle terrazze dove le ragazze in bikini prendono il sole. Poi Marcello passa dentro il vapore delle terme con l'asciugamanone addosso, poi gli dicono ASA NISI MASA, poi va alle altre terme, quelle di Caracalla, dove c'è anche Celentano. Naturalmente fa il bagno nella fontana con Anitona.
Ogni tanto passa e ripassa il motociclista folle di Amarcord. La Saraghina e la tabaccaia passeggiano insieme. Ciccio Ingrassia sta sull'albero e Zampanò spezza la catena sul torace mentre il Rex illuminato naviga sul mare di carta. I vitelloni girano per strade coperte di coriandoli e stelle filanti e l'occhio vitreo del grande pesce degli abissi ci guarda. Cabiria, in una delle scene che mi piacciono di più di tutto Fellini, va di nuovo a sbattere col muso contro il vetro di cui non si è accorta.