LUNEDI 27 MARZO
Iris, ore 21.00
Full Metal Jacket di Stanley Kubrick (Usa-Uk 1987)
La verità che vien fuori...dal film è una di quelle verità così semplici e immediate da dar perfino fastidio. In guerra è meglio esser vivi che morti e tutto il resto non conta. Dirlo a parole è semplice, «spiegarlo» con un film molto difficile. Spiegarlo crudelmente e virilmente come fa Full Metal Jacket, poi, richiede un'estrema precisione di tono, perché l'orrore di Full Metal Jacket non è negli schizzi di sangue e negli arti amputati ma nella dimensione mentale del combattimento, nella meccanizzazione delle barbarie... Kubrick ...mette in scena le pulsioni distruttive e autodistruttive che sono uno dei motori del mondo.
(Davide Ferrario, Cineforum 269)
Rai Movie, ore 21.20
Affari sporchi di Mike Figgis (Usa 1990)
Il Bene e il Male sono i due volti, apparentemente antitetici e di fatto complementari, della stessa medaglia epicizzante... La trama del film è tutta costruita sul confronto mortale tra due personaggi di uguale statura narrativa e di segno etico opposto, che imbastiscono, da un lato, una storia di valori pubblici (il tipo del Poliziotto Onesto contro il tipo del Poliziotto Corrotto) e, dall'altro, una storia di valori privati (la sessualità perverso - polimorfa di Dennis contro quella, ingabbiata tenacemente nel valore - matrimonio, di Raymond)
(Gianmarco Pinciroli, Cineforum 295)
MARTEDI 28 MARZO
Italia 1, ore 21.10
Il cavaliere oscuro - Il ritorno di Cristopher Nolan (Usa 2012)
Al suo terzo incontro con lo stesso personaggio, Christopher Nolan continua a nutrire interesse per Batman (e per le inquietudini di Bruce Wayne) facendo apparire questo terzo episodio non come una semplice giustapposizione dettata dall’esigenza di sfruttare commercialmente un brand ben avviato... ma cercando piuttosto di dargli spessore facendo apparire i tre episodi come una saga unitaria, in cui ognuno di essi è parte di una costruzione più ampia ed è quindi intrinsecamente necessario. Inserisce rimandi agli episodi precedenti, non solo attraverso inserti che, ben visibilmente, riprendono scene dei film precedenti... E non solo attraverso la riproposizione di alcuni dei più evidenti motivi ricorrenti, come quelli della maschera (centrale in Il cavaliere oscuro fin dall’iniziale rapina in banca...), della paura (che rimanda soprattutto a Batman Begins ...) o della speranza, ma anche attraverso la costruzione dei personaggi
(Rinaldo Vignati, Cineforum 517)
Rai 5, ore 21.15
Oci Ciornie di Nikita Michalkov (Italia-Urss 1987)
Il film di Michalkov... è più che mai un'opera d'autore, anti-letteraria, forte di un progetto poetico, personale e ispirata. La grazia a volte maliziosa di un gesto, l'indugiare su un arredo o un suono suggestivo in sottofondo non sono semplici pennellate d'epoca, ovvero tocchi di verosimiglianza, ma fulminei flash che illuminano una scena sempre pronta a rientrare nel buio, in bilico sui vuoti della memoria del narratore, attraversata dalla nostalgia per ciò che si dà irrimediabilmente perduto.
(Lodovico Stefanoni, Cineforum 269)
Rai Movie, ore 23.50
127 ore di Danny Boyle (Usa-Uk 2010)
L'aderenza al testo su cui si basa la sceneggiatura (Between a Rock and a Hard Place, lucida e puntuale autobiografia scritta dallo stesso Aron Ralston) è a dir poco impressionante... 127 ore, forse più di tutte le altre opere del regista inglese, è una pellicola in perfetto equilibrio tra narrazione (espansa) e messa in scena (visionaria)
(Lorenzo Leone, Cineforum 502)
MERCOLEDI 29 MARZO
Italia 1, ore 21
Fino a prova contraria di Clint Eastwood (Usa 1998)
Il problema del rapporto tra visione e verità (la domanda è sul conseguimento della verità: innanzitutto, è possibile? e poi, come?) attraversa ormai puntualmente i film di Eastwood. Eastwood regista ri/vela un pensiero ricorrente, una costante del suo lavoro con il cinema sulla materia del reale: la ricerca della verità è un'arte […], dunque è un fare (saper guardare è un lavoro, dunque un fare). E in questo senso che Eastwood fa cinema ed è dentro questo senso che va cercato in questo film il legame tra Eastwood/regista e Eastwood/attore.
(Adriano Piccardi, Cineforum 384)
Paramount Chanel, ore 21.10
School of Rock di Richard Linklater (Usa 2003)
Si può fare ancora, nel cinema statunitense, una commedia sporca, di rottura, ribelle, come nel cinema hollywoodiano tra la fine degli anni Settanta e l’inizio degli anni Ottanta. Una commedia capace anche di uscire dalla logica delle sceneggiature ben scritte, dai rimandi nostalgici agli anni Quaranta e Cinquanta, dallo sfruttamento di un cast con attori di prim’ordine per ritornare a quella “sublime trasandatezza”, di totale frantumazione dell’ordine e delle regole, caratteristica di alcune delle più importanti opere di John Landis come Animal House e The Blues Brothers. In School of Rock è presente infatti quell’irriverenza, quel sovvertimento del perbenismo scolastico di Animal House e quel viaggio continuo ed incessante attraverso la musica (blues nel caso del film di Landis, rock in questo di Linklater) di The Blues Brothers.
(Simone Emiliani, Cineforum 434)