È morto a 71 anni Curtis Hanson, regista di L.A. Confidential, per il quale, insieme a Brian Helgeland, vinse l'Oscar alla sceneggiatura, grazie all'adattamento del romanzo di Ellroy. Hanson, che da tempo soffriva di Alzheimer, è stato trovato nella sua abitazione a Hollywood martedì sera intorno alle 17. Il decesso è avvenuto per cause naturali.
Nato in Nevada e cresciuto a Los Angeles, Hanson abbandonò la scuola per lavorare come fotografo, scrittore e redattore di riviste cinematografiche. Iniziò a sceneggiare e dirigere nei prima anni '70, ma il vero successo arrivò solo nel 1992 con La mano sulla culla, con Rebecca De Mornay nei panni della tata in cerca di vendetta, e poi definitivamente nel 1997 con L.A. Confidential, nel quale recitarono Kevin Spacey, Russell Crowe, Guy Pearce, James Cromwell, Kim Basinger, Danny DeVito e David Strathairn. La pellicola, ricostruzione della Los Angeles degli anni '50, incassò 126 milioni di dollari, ed è oggi al 96esimo posto nella classifica IMDb dei 250 migliori film.
Tra i suoi film più celebri: Il fiume della paura, con Maryl Streep e Kevin Bacon, Wonder Boys, tratto dall'omonimo romanzo di Michael Chabon, e 8 Mile, pellicola che vede nel ruolo di attore principale il rapper Eminem, che con la canzone Lose Yourself vinse l'Oscar. Poi ancora, la commedia In her shoes - Se fossi lei, con Cameron Diaz e Toni Collette, e Le regole del gioco, con Eric Bana e Drew Barrymore.
Le sue ultime opere, il film per HBO Too Big to Fail - Il crollo dei giganti, undici volte candidato agli Emmy, e Chasing Mavericks, del 2012, firmato in co-regia con Michael Apted, a causa di alcuni primi problemi di salute di Hanson.