Xavier Dolan non presenterà The Death and Life of John F. Donovan al Festival di Cannes il prossimo anno. La decisione è – stando alle voci ufficiali e alle dichiarazioni che il regista ventisettenne ha fatto sui social - dovuta alle tempistiche di realizzazione del film. Non sarà infatti pronta prima di giugno 2017, la pellicola con Kit Harington e Natalie Portman, che racconta le vicende di un celebre attore, reso noto per il ruolo di un supereroe, la cui corrispondenza con una fan undicenne viene resa nota al pubblico e posta al centro del gossip.
Forte e per nulla casuale appare tuttavia anche un'altra motivazione: il dilagare di una critica-troll, che cela, dietro il giudizio cinematografico, astio e bullismo, contro cui il regista si è di recente scontrato. Il suo ultimo film, È solo la fine del mondo (Juste la fin du monde), vincitore del Gran Premio della giuria allo scorso Festival, era stato infatti fatto a pezzi da taluna critica – in particolare americana. Dolan ricorda, in un'intervista all' “Huffington Post Quebec”, di essere caduto, in seguito, in uno stato di choc, dovuto a quei giudizi così aspri e così poco pertinenti con la sua opera: «Imparo molto leggendo le critiche, ma ho avuto l'impressione di leggerne solo sulla mia persona. Ho bisogno di sapere cosa la gente pensa, ma in questo caso si trattava una diagnosi psicologica».
C'è dunque, sicuramente, la voglia di allontanarsi da quel mondo, da “un festival che è caratterizzato dalla detestazione” - come lui stesso lo definisce - ma pare, non per questo il progetto di un abbandono definitivo.