Baltasar Kormákur

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Bobby Trench è un signore nero ebano, veste elegante e non ama la compagnia della folla. Marcus Stigman è un ragazzone bianco avorio, veste sportivo e strizza sempre l’occhio alle cameriere carine. Apparentemente paiono una coppia di onesti lavoratori del crimine che progettano una rapina in banca battibeccando da compagnoni, ma entrambi hanno almeno un segreto, destinato a non rimanere tale a lungo.

Sulla carta Cani sciolti potrebbe sembrare un’intrigante spy story d’azione a briglia sciolta con sottotesto politico in stile Tre giorni del Condor.

Il regista islandese Baltasar Kormàkur nelle interviste di lancio infatti si è lasciato andare a dichiarazioni barricadere: "Mi piaceva mettere alla berlina quelle strane sigle che vediamo nei film americani operare nell’ombra per il presunto bene del paese. Non mi sono mai sembrate troppo diverse dai cartelli del narcotraffico e dalla mafia”.

Il film però tradisce subito la sua origine fumettistica (dagli albi di Steven Grant) e i blandi spunti di attualità su migranti e covert operations della CIA affondano nel finto politicamente scorretto, che sotto sotto conferma i valori di riferimento del titolo originale 2 Guns: i guasconi pistoleri se la cavano alla grande contando solo sulle loro forze, come marine in trincea, e mettono ordine nelle istituzioni corrotte adottando la legge dell’M16 nella plateale resa dei conti in salsa messicana.

Bisogna dire che la coppia Washington-Wahlberg è pienamente a suo agio in questa riedizione pulp di Arma Letale: traspare l’affiatamento di chi deve essersi divertito un mondo a spacconare sul set, con la complicità di una pattuglia di validissimi commilitoni quali Bill Paxton, Edward James Olmos, Paula Patton e James Marsden.

Forse si divertono un po’ meno gli spettatori non di bocca buona di fronte al meccanico procedere di “pacchi, doppi pacchi e contropaccotti” conditi con iniezioni di scatologia puerile e umorismo parolacciaro da quinta elementare, avvitato intorno a continui riferimenti agli organi sessuali maschili.

I cattivi ci restano secchi mentre i buoni al massimo vengono feriti dalle “due pistole” anche quando esplode una palazzina intera: bad guys sì ma con giudizio e semper fideles alla patria tradita dalle mele marce.

Per chi s’accontenta di ritmo e spettacolarità grezza formato discountCani sciolti può anche andare: altrimenti meglio saltare un giro in attesa di una tamarrata come Machete Kills, senza doppi fondi e morali fraudolente.  

 

Cani sciolti
Usa, 2013, 109'
Titolo originale:
2 Guns
Regia:
Baltasar Kormákur
Sceneggiatura:
Blake Masters
Fotografia:
Oliver Wood
Montaggio:
Michael Tronick
Musica:
Clinton Shorter
Cast:
Mark Wahlberg, Denzel Washington, Bill Paxton, James Marsden, Fred Ward, Edward James Olmos, Paula Patton, Robert John Burke, James Rawlings
Produzione:
Emmett/Furla Films, Boom Entertainment, Envision Entertainment Corporation, Foresight Unlimited, Herrick Entertainment, Hollywood Studios International, Marc Platt Productions
Distribuzione:
Warner Bros.

Durante gli ultimi 12 mesi, l'agente della DEA Bobby Trench e l'ufficiale dell'Intelligence della Marina degli Stati Uniti, Marcus Stigman hanno lavorato fianco a fianco. Infiltrati in incognito come membri di una gang di trafficanti di droga, sono diffidenti l'uno verso l'altro proprio come lo sono nei confronti dei criminali che sono tenuti a smascherare e arrestare. Quando il loro tentativo di infiltrarsi in un cartello di droga messicano con il conseguente recupero di milioni di dollari va in fumo, Trench e Stigman vengono immediatamente sconfessati dai loro superiori. Ora ognuno li vorrebbe in carcere o morti, l'unica persona su cui possono contare è il proprio compagno.

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