Baloji

Augure - Ritorno alle origini

film review top image

Con il suo esordio nel lungometraggio, il rapper belga di origine congolese Baloji realizza l’oggetto filmico più interessante e personale visto a Cannes 2023 (Premio New Voice), riproposto anche dal Torino Film Festival nella sezione Crazies. Attraverso quattro figure di individui messi ai margini perché considerati posseduti da entità demoniache, Baloji (il cui nome - racconta lui stesso - significa proprio “demone”) continua il lavoro che porta avanti nella musica, nel videoclip e nei cortometraggi, interrogandosi - e interrogandoci - sul confronto culturale e sull’accettazione reciproca.

Il giovane regista ci conduce in un vero e proprio viaggio nel suo paese d’origine insieme alla coppia che mette al centro della vicenda e che usa, in modo brillante anche dal punto di vista della scrittura, per sollevare le profonde questioni culturali e sociali che lo toccano da vicino. Koffi (Marc Zinga) torna infatti dall’Europa a Kinshasa per presentare la sua giovane moglie belga Alice (Lucie Debay) alla famiglia e per pagare, come da tradizione, la dote per il matrimonio. È agitato, consapevole che non sarà facile tornare a casa né far accettare la sua compagna alla famiglia che già, lo si avverte dal disagio del ragazzo, nutre un forte risentimento nei suoi confronti.

Quella che comincia come una storia di famiglia, un confronto tra culture, diventa invece ben presto un viaggio coloratissimo e inaspettato nella superstizione e nella magia di una società piena di contrasti. Nello sguardo profondamente queer di Baloji tutto si colora di realismo magico tra costumi rutilanti, trucchi teatrali, numeri di danza, visioni che trascinano lo spettatore di volta in volta dentro a un sortilegio, a un’allucinazione, a una coreografia. Un susseguirsi di momenti, spazi e ambienti in cui si mescolano la concretezza del traffico e della polvere delle strade della capitale, i mercati, gli scontri tra bande di quartiere, fino ad arrivare nel nulla di una distesa che brucia nella notte.

Tutto è visione allucinatoria e rivelatrice, un’immaginario mescolato e composito in cui i costumi e le maschere riscrivono l’idea stessa della possibilità di conciliare eredità e innovazione, tradizione e modernità, emancipazione e vincolo, attestazione individuale e condivisione collettiva. Un film libero e coerente come lo è il suo autore, ricercato e intelligente interprete della contemporaneità.


 

Augure - Ritorno alle origini
Belgio, Olanda, Francia, Sudafrica, Congo, 2023, 92'
Titolo originale:
Augure
Regia:
Baloji
Sceneggiatura:
Baloji, Thomas van Zuylen
Fotografia:
Joachim Philippe
Montaggio:
Bertrand Conard, Bruno Tracq
Cast:
Marc Zinga, Yves-Marina Gnahoua, Marcel Otete Kabeya, Eliane Umuhire, Lucie Debay, Denis Mpunga, Bongeziwe Mabandla, Guetty Lembe
Produzione:
Anonymes Films, Big World Cinema, New Amsterdam Film Company, Serendipity films, Tosala Films, Wrong Men North
Distribuzione:
I Wonder Pictures

Emigrato in Belgio 15 anni prima, il giovane Koffie torna nel paesino del Congo dove è nato per presentare alla famiglia la fidanzata bianca Alice, incinta di due gemelli, e per pagare la dote al padre. Ma dovrà fare i conti con i sospetti e la diffidenza dei familiari.

poster