È probabile che se si chiedesse a una serie di profani di tradurre in immagini la cultura hip-hop della provincia americana, nella maggior parte dei casi ci si avvicinerebbe moltissimo a quello che Geremy Jasper ha realizzato con Patti Cake$, il suo film d’esordio: un’estetica da videoclip, una macchina da presa mai ferma e dei dialoghi sempre in rima a scandire un montaggio serratissimo.
E sarebbe altrettanto probabile che l’ultima tipologia di persona che ci si aspetterebbe di trovare in un tale contesto – quasi esclusivamente black e maschile – sia una ragazza bianca, decisamente sovrappeso, con a carico mamma alcolizzata e nonna in sedia a rotelle, e nessuna possibilità di scappare dalla piccola cittadina del New Jersey in cui vive.
Nasce esattamente da questo contrasto Patti Cake$: dall’inserimento in un ambiente sociale estremamente preciso e a suo modo esclusivo di un elemento totalmente estraneo, che ovviamente vuole a tutti i costi entrarne a far parte. Patricia Dombrowski, alias Patti Cake$, è una ragazza bianca di 23 anni che sogna di diventare una star dell'hip hop. Nonostante per tutti i suoi coetanei sia semplicemente “Dumbo” o “white Precious”, Patti continua a sognare e a immaginarsi un futuro da radioso, convinta che grazie alla tenacia e ai sacrifici sarà in grado di accaparrarsi un posto nell’Olimpo dei rapper.
Insomma, per (soprav)vivere è necessario credere sempre in se stessi, nelle proprie capacità e non smettere mai di sognare. Nonostante tutto e tutti. È tutto qui ciò che ha da mettere sul piatto Patti Cake$: e lo fa con un tono tipicamente da Sundance, dove il dramma si mescola con l’ironia; dove si ride e si piange; dove i rapporti tra i personaggi sono sempre (!) profondi (?) e commoventi (??); dove tutti sono un po’ sfigati, ma alla fine riescono a dimostrare di essere dei vincenti.
Indubbiamente, nella sua semplicità, nel suo giocare a carte scoperte dal primo istante e nel percorrere sentieri già tracciati, l’esordio di Geremy Jasper riesce a trasmettere limpidamente la propria non troppo sottile metafora. Purtroppo, però, non riesce a emergere dalla massa come la sua protagonista, rimanendo, per mancanza di coraggio e idee, intrappolato in una gabbia narrativa e visiva da cui sempre il cinema indipendente americano fatica a liberarsi.
Soprannominata "Dumbo", la 23enne Patricia Dombrowski sogna di diventare una famosa rapper col nome di Patti Cake$. Ma la cantante dilettante del New Jersey incontrerà diversi ostacoli sulla sua strada.