Tim Fehlbaum

September 5 - La diretta che cambiò la storia

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Ci sono date destinate a radicarsi nell’immaginario collettivo, perché corrispondono ad eventi che strappano la trama ordinaria delle cose e a strategie di messa in rappresentazione distintive, irripetibili. È sicuramente il caso del massacro di Monaco di Baviera, quando nel pieno delle Olimpiadi 1972 alcuni atleti israeliani vengono presi in ostaggio dal gruppo terroristico Sole Nero, in un’escalation che culminerà con la morte dell’intero gruppo.

September 5, il film di Tim Fehlbaum presentato all’ultimo Festival di Venezia ripercorre quei momenti scegliendo però di rivolgere lo sguardo non direttamente sull’evento, ma sulle sue strategie di mediatizzazione. Adottando la prospettiva interna alla redazione sportiva della ABC, che si trova suo malgrado a trasmettere quasi in diretta lo svilupparsi del sequestro e delle trattative per il rilascio degli ostaggi, il regista sembra interessarsi più alle immagini dell’evento che all’evento stesso.

Le sequenze più interessanti del film sono in effetti tutte quelle che mostrano lo svolgimento di un “mestiere delle immagini” che rende possibile la diretta televisiva, dal montaggio concitato delle camere televisive sino alla realizzazione di sottopancia e filmati ripresi clandestinamente dall’interno del villaggio olimpico. Così, tutte le immagini iconiche di quei drammatici momenti (su tutte il volto coperto del terrorista che si affaccia al balcone, sorta di spettro dell’immaginario occidentale) vengono non solo rimesse in scena, ma anche letteralmente ricreate attraverso un’attenzione particolare ai loro processi di realizzazione.

Non manca, naturalmente, lo spazio per gli interrogativi etici (è legittimo mostrare in diretta immagini che potrebbero ferire i parenti delle vittime? E come evitare che la televisione stessa diventi strumento di autodifesa dei terroristi?), e anche se spesso questi aspetti vengono lasciati al livello di un semplice abbozzo, il regista riesce a smarcarsi dalla tentazione del melò, mostrandoci anche il potenziale fascino che lo scoop a tutti i costi può avere sui giornalisti.

Pur presentando allo spettatore una serie di temi di assoluta rilevanza (oltre a quelli già menzionati c’è anche il difficile rapporto con la memoria del Nazismo e il tentativo dei cittadini tedeschi di smarcarsi da questa ingombrante eredità), September 5 procede senza grandi fuori pista, abbracciando i moduli del thriller ma mantenendo volutamente fuori campo la tragedia finale. Una scelta necessaria per un film di grande rigore.


 

September 5 - La diretta che cambiò la storia
Germania, Stati Uniti, 2024, 95'
Titolo originale:
September 5
Regia:
Tim Fehlbaum
Sceneggiatura:
Moritz Binder, Tim Fehlbaum, Alex David
Fotografia:
Markus Förderer
Montaggio:
Hansjörg Weißbrich
Musica:
Lorenz Dangel
Cast:
Peter Sarsgaard, John Magaro, Ben Chaplin, Leonie Benesch, Zinedine Soualem, Georgina Rich, Corey Johnson, Marcus Rutherford, Daniel Adeosun
Produzione:
BerghausWöbke Filmproduktion, Projected Picture Works, Constantin Film, Edgar Reitz Filmstiftung
Distribuzione:
Eagle Pictures

Il racconto della copertura mediatica in diretta degli eventi che videro gli atleti israeliani presi in ostaggio durante le Olimpiadi di Monaco di Baviera del 1972

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