Si intitola Utóélet (Afterlife-Dopo la vita) l'opera che ha vinto la 33ª edizione del Bergamo Film Meeting. Storia di un ragazzo alle prese col fantasma del padre. Un giovanotto diplomato in teologia, reso insicuro e infelice dall'autoritarismo di papà, un pastore protestante, e dalla sua indifferenza. Un'originale commedia (di formazione) ungherese, diretta da Virág Zomborácz e premiata dal pubblico del festival. Il Premio Bergamo Film Meeting-Banca Popolare di Bergamo consiste in un riconoscimento economico di 5.000 euro che vuole essere un aiuto concreto alle produzioni che investono nei giovani autori, oltre che un apprezzamento verso il cinema di qualità. Al secondo posto si è classificato il tedesco Anderswo (Anywhere Else - In un altro luogo) di Ester Amrami. Terza piazza per lo spagnolo Loreak (Flowers – Fiori) di Jon Garaño e José Mari Goenaga.
Si chiude così la 33ª edizione del BFM dopo 9 giorni di programmazione e 141 film tra opere in concorso, documentari, la personale del regista d'animazione ceco Pavel Koutský, gli omaggi alle registe Andrea Arnold (Gran Bretagna), Teresa Villaverde (Portogallo), Aida Begić (Bosnia-Herzegovina) e Ágnes Kocsis (Ungheria), la magnifica retrospettiva dedicata al polar, i classici dedicati al tema della messinscena e del palcoscenico, le anteprime di National Gallery di Frederick Wiseman, Une nouvelle amie (Una nuova amica) di François Ozon e di The Green Prince di Nadav Schirman.
L'appuntamento per la 34ª edizione è dal 5 al 13 marzo 2016.