Allociné ha diffuso in rete le prime immagini del biopic che Jalil Lespert ha dedicato alla figura affascinate e magnetica di uno dei più grandi couturier della storia della moda, Yves Saint-Laurent (in sala in Francia dall'8 gennaio).
Il film racconta di quando, a soli 21 anni, Saint-Laurent fu chiamato a gestire la prestigiosa maison fondata da Christian Dior. Era il 1957 e il giovane stilista non sapeva che al momento della sua prima trionfale sfilata avrebbe anche conosciuto Pierre Bergé, che divenendo il suo compagno e il suo socio avrebbe stretto con lui un sodalizio sentimentale e professionale destinato a rivoluzionare, letteralmente, il mondo della moda.
Pierre Niney interpreta Yves Saint-Laurent, Guillaume Gallienne è Pierre Bergé, Charlotte Le Bon incarna Victoire Doutreleau, la prima musa d'YSL, mentre Nikolai Kinski (figlio di Klaus) veste i panni di Karl Lagerfeld.
La cosa curiosa però è che proprio in questi mesi è in lavorazione un altro biopic dedicato allo stilista.
La firma è questa volta quella di Bertrand Bonello, regista provocatorio amatissimo dal Festival di Cannes (basti ricordare alcuni suoi titoli mostrati in varie sezioni della kermesse come Le pornographe con Jean-Pierre Léaud, premio FIPRESCI alla Settimana della Critica nel 2001, Tiresia in concorso nel 2003, De la guerre alla Quinzaine des Réalisateurs nel 2008 e ancora l'utimo L'Apollonide, di nuovo in concorso nel 2011, con cui ottiene anche otto candidature ai César). Per Bonello, che racconta la vita di Yves tra il 1965 e il 1976 e che sarà naturalmente sulla Croisette, Gaspard Ulliel è Yves Saint-Laurent e Jérémie Renier è Pierre Bergé, mentre alla lanciatissima Léa Seydoux è riservato il ruolo di Loulou de la Falaise e a Louis Garrel quello di Jacques de Bascher; nel cast anche Willem Dafoe che sarà niente meno che Andy Warhol.
Come andrà a finire la guerra degli Yves?
(c.b.)