Teemu Nikki

100 Litri di Birra

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Una disperata tenerezza tinta di buffoneria pervade questa commedia, agreste e moooolto alcolica, del finlandese Teemu Nikki, già molto apprezzato per il suo action comedy virato d'umor black La morte è un problema dei vivi del 2023. Nell'estate finlandese, piuttosto verde, a Sysma, cittadina di 3000 anime circa, le imprese delle due sorelle Pirrko e Taina che, quando non la bevono da “ciucatere” indomite, sono le migliori produttrici di quella particolare birra (al ginepro) chiamata sahti, travolgeranno parenti, vicini e nemici. La storia nasce quando la terza sorella, Paivi che si sta per sposare con un ottimo cittadino di Helsinki, chiede per il suo matrimonio 100 litri della loro famosa birra. Ovviamente le due scombiccherate accettano con entusiasmo, forse anche perchè il ricordo di un incidente d'auto, causato da loro 30 anni prima, che ha privato la futura moglie di una gamba, ancora tormenta le notti di Taina. Senonchè, la produzione è venuta così bene che, un sorso tira l'altro, se la trangugiano tutta (“troppo buona per non berla”). Come fare allora per rispettare la scadenza? Dove e in che modo procurarsi la birra promessa?

I personaggi bizzarri sono tanti come le situazioni assurde, sempre al limite della catastrofe e a volte oltre, che si creano. Furti balenghi, corse, incidenti, mettiamoci pure una inopportuna diarrea, soprattutto birra e alcool a fiumi e in tutte le variazioni (piuttosto che niente si assapora anche una inopinata mistura di liquido della sauna e whiskey). La commedia, a dispetto della gradazione, ha però un procedimento da storia classica: il problema da risolvere, l'accumulo di impedimenti, un retroterra (molto) drammatico che rivela e forse spiega, e lo scioglimento dell'intrigo nel lieto fine (non senza prima colpi di roncola e regolamenti di conti).

Le due protagoniste - a cui si aggiunge un terzo, Hauki, amico e aiutante di quieta e utile passività - interpretate dalla ciclonica Elina Knihtila (“non si può licenziare una per i postumi, altrimenti mezza Finlandia sarebbe licenziata!”) e dalla più introversa Pirjo Lonka paiono avviate verso una volontaria deriva nello sprofondo della sbornia perpetua. In realtà questo varrà solo per una delle due; del resto se viene detto a Taina “non siete la migliore compagnia l'una per l'altra”, lei risponde al momento e ingrugnita “È pur sempre compagnia”.

Presentato all'ultima Festa del Cinema di Roma (come pure il citato precedente), conferma nel suo piacevole scorrimento la scioltezza narrativa di un autore piuttosto interessante, giunto all'ottavo lungometraggio, chiaramente invaghito del mondo emarginato e borderline che ama rappresentare, sorta di Kaurismaki certamente meno geniale e sublimato nella forma. Di certo, il cinema nordico evidenzia un umorismo tutto suo. Esempio? Nel pieno di una giornata scaldata da un bel sole, Taina totalmente zuppa dell'acqua del lago in cui ha rischiato di annegare, si rifugia dal padre Vekko che, vedendola, chiede impassibile: “Oh! Piove fuori?”.


 

100 Litri di Birra
Finlandia, Italia, 2024, 88'
Titolo originale:
100 Litres of Gold
Regia:
Teemu Nikki
Sceneggiatura:
Teemu Nikki
Fotografia:
Jarmo Kiuru
Montaggio:
Jussi Sandhu
Musica:
Marco Biscarini
Cast:
Elina Knihtila, Pirjo Lonka, Ville Tiihonen, Pekka Strang, Jari Virman, Hannamaija Nikander
Produzione:
It's Alive Films, TCB - The Culture Business
Distribuzione:
I Wonder Pictures

Taina e Pirkko, due sorelle stralunate, vivono alla giornata, con poche idee e poche prospettive, ma con un talento indiscutibile: il loro sahti - la tipica birra artigianale che in Finlandia, per tradizione, accompagna ogni festa, matrimonio o funerale - è spaziale. Quando promettono di prepararne ben 100 litri per un matrimonio in famiglia, si superano e producono il lotto migliore di sempre, talmente buono che… finiscono per berselo tutto da sole! Alle prese con gli enormi postumi della sbornia, le due si troveranno coinvolte in una serie di esilaranti disavventure...

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