Uno scherzo da registi

Premiati e snobbati

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Doveva essere l'anno dei sudamericani, e alla fine i Leoni d'Oro e d'Argento sono andati in Venezuela e Argentina. Dovevamo scoprire nuovi talenti e nomi inediti, ed ecco la rivelazione Brady Corbet e gli allori ad Alper e Vigas. Dovevamo apprezzare il cinema Usa “anti-hollywoodiano”, e puntuale è arrivato il Gran Premio della Giuria a Kaufman e Johnson.

Insomma, una sceneggiatura impeccabile. Peccato che siano rimaste fuori dai premi le opere più impressionanti viste in questa Mostra, firmate da Aleksander Sokurov, Amos Gitai e Zhao Liang. Cose che capitano, soprattutto quando in una giuria ci sono così tanti registi (bravi autori di un cinema molto personale, come inevitabilmente personali diventano i loro giudizi); soprattutto se le migliori opere viste a Venezia perseguono quell'intreccio di documento e invenzione, realtà e immaginazione, testimonianza e visione, che spiazza gli addetti ai lavori ma che sta generando i frutti migliori del cinema contemporaneo.

Di questo però parleremo in sede di analisi del festival (su cui il giudizio, comunque, è positivo). I premi lasciano sempre il tempo che trovano: alcuni erano “obbligati” (Fabrice Luchini e la sceneggiatura de L'hermine), altri telefonati (El clan, acclamato da più parti), per il resto si entra sempre nel campo degli innamoramenti e delle idiosincrasie personali. E così, ad esempio, per chi scrive Skolimovski è stato giustamente snobbato, col suo meccanico esercizio di stile che pure ha entusiasmato critici e folle (per non parlare di Laurie Anderson), e Kaufman ha avuto il giusto premio per il suo colpo di genio animato, mentre erano Fuori Concorso alcuni dei film che abbiamo amato di più, da McCarthy a Caligari, da Wiseman a Loznitsa.

 

  • Leone d’Oro per il Miglior Film: Desde allá (From Afar) di Lorenzo Vigas

  • Leone d’Argento per la Migliore Regia: Pablo Trapero per El Clan

  • Gran Premio della Giuria: Anomalisa di Charlie Kaufman e Duke Johnson

  • Coppa Volpi per la Migliore interpretazione maschile: Fabrice Luchini per L’hermine di Christian Vincent

  • Coppa Volpi per la Migliore interpretazione femminile: Valeria Golino per Per amor vostro diGiuseppe M. Gaudino

  • Miglior Sceneggiatura: L’hermine di Christian Vincent

  • Premio Marcello Mastroianni a un giovane attore o attrice emergente: Abraham Attah per Beasts of No Nation di Cary Fukunaga

  • Premio Speciale della Giuria: Abluka (Frenzy) di Emin Alper

  • Premio Orizzonti per il Miglior Film: Free in Deed di Jake Mahaffy

  • Premio Orizzonti per la Miglior Regia: Brady Corbet per The Childhood of a Leader

  • Premio Speciale della Giuria di Orizzonti: Boi Neon di Gabriel Mascaro

  • Premio Orizzonti per il Miglior Cortometraggio: Belladonna di Dubravka Turic

  • Premio Orizzonti per la miglior interpretazione maschile o femminile: Dominique Leborne per Tempête di Samuel Collardey

  • Premio Venezia Opera Prima: The Childhood of a Leader di Brady Corbet