The Fox King di Woo Ming Jing

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Poco conosciuto in Italia, Woo Ming Jing è autore di grande talento, capace di alternare film autoriali come Stone turtle a titoli di genere come Indera, un bellissimo horror con implicazioni socio-politiche. The fox king è un tipo di durian, il famoso frutto che si trova solo in Estremo Oriente, motivo di attrazione e repulsione per il suo gusto forte ed inconfondibile. Ali e Amir nell’incipit sono spinti dal padre a cercare proprio vari tipi di durian che si trovano in una zona non troppo sicura della foresta, in una località nei pressi dell’oceano in Malesia. I due gemelli frequentano la stessa scuola. Quasi all’improvviso, come loro professoressa di inglese arriva l’ammaliante Ms. Lara, dura ma di un fascino irresistibile. Bella, elegante, inafferrabile, Lara appare come un sogno ed è uno dei pochi motivi per cui i due adolescenti, per sfuggire da una realtà fatta di privazioni, prendono a frequentare le lezioni. Il padre è quasi sempre assente, si è risposato con un matrimonio di comodo, la madre è tragicamente scomparsa proprio nel momento del concepimento dei gemelli. Ali e Amir cercano di guadagnare qualcosa nell’attività, non completamente legale, di alcuni pescatori del villaggio. Lara è un sogno, è la madre che non hanno mai avuto, la trasgressione dalle rigidità imposte dalla società, il desiderio maschile verso una donna adulta. E il tono che Woo Ming Jing mantiene durante tutto il film è proprio quello della fiaba, anche nei momenti più drammatici, quando il padre dei due viene prima arrestato e poi ucciso, o quando Amir scompare misteriosamente. Ming Jing spinge sul tasto della nostalgia, del desiderio, un po’ come se Lara fosse una Malena orientale, un fiore sbocciato in un deserto di miseria, tristezza, prevaricazioni. E come in Stone turtle riusciva ad utilizzare al meglio il fascino enigmatico di Asmara Abigail, qui si affida alla bellezza dell’attrice e modella indonesiana Dian Sastrowardoyo.