Due generazioni, due stili, due immaginari che paiono agli antipodi; eppure, due idee di cinema che ben corrispondono alle anime diverse del Torino Film Festival. A Powell & Pressburger e Jean Eustache saranno dedicate le due retrospettive della 36a edizione del Torino Film Festival, che si svolgerà dal 23 novembre al 1° dicembre 2018.
Da una parte il cinema di Powell & Pressburger. Tra i più grandi visionari della storia del cinema, l'inglese Michael Powell (regista e produttore) e l'ungherese Emeric Pressburger (scrittore) hanno costruito tra la fine degli anni ‘30 e l'inizio degli anni ‘60 lo spettacolo cinematografico perfetto, quello che parla all'inconscio degli spettatori. La retrospettiva presenta i venti film che i due hanno realizzato insieme, dall'eccentrico film bellico per il quale Pressburger vinse un Oscar (49° Parallelo) all'affresco romantico molto amato da Bertrand Tavernier (Duello a Berlino), dal viaggio ossessivo nella passione di Narciso nero agli andirivieni "lisergici" nell'Aldilà di Scala al Paradiso, dalla dannazione artistica di Scarpette rosse al lussureggiante demonismo di I racconti di Hoffmann. Insieme a questi, alcuni dei film diretti dal solo Powell, compreso il capolavoro maudit L'occhio che uccide.
La seconda retrospettiva, invece, è dedicata a Jean Eustache, "fratello minore" della Nouvelle Vague che esordì nel 1963 con il cortometraggio incompiuto La Soirée e divenne poi autore di numerosi mediometraggi e di film quali Mes petites amoureuses, Une sale histoire e, nel 1973, La maman et la putain. Autore spesso emarginato dall'industria, meno compiacente e più "crudele" dei maestri della Nouvelle Vague. Saranno presentati tutti i suoi film.