Se il fatto può costituire un evento, è il giorno in cui compare in edicola il primo albo di Diabolik. Madri o madrine sono due timorate ma intraprendenti sorelle lombarde, Angela (1922-1987) e Luciana (1928-2001) Giussani, che quarant'anni dopo – alla morte di quest'ultima – possono vantare...
Scompare a 86 anni «l'unico volto marxista del cinema italiano», come ebbe a definirlo dopo averlo diretto nel suo unico film (Il Cristo proibito) Curzio Malaparte, ed è forse, non tanto paradossalmente, anche per questo motivo che Raffaele Vallone detto Raf non ha avuto da quel cinema l'att...
Il nato di questo giorno è uno che ha fatto di tutto per piacere, ma non sempre c'è riuscito, almeno con la critica. Eppure, anche chi non lo ha amato, deve riconoscere che almeno tre o quattro volte è andato a segno: anzitutto con la più bella versione (ammodernata) de I miserabili (1995), poi...
Fossimo a Hollywood, da questa vita sarebbe già stato tratto un biopic, con il rischio di trasformarsi in blockbuster, o – in mano a un regista che si credesse un novello Orson Welles – un film da storia del cinema. In quell'oggi di undici anni fa si ambienta la sequenza iniziale, un prologo...
«Qui comincia l'avventura / del signor Bonaventura...» I ragazzini degli anni '40 che attendevano ogni settimana con ansia il “Corriere dei Piccoli”, ove in prima pagina 8 quadretti, ciascuno accompagnato da una quartina di ottonari a rima baciata, raccontavano le vicende milionarie del p...
Nell'epoca dello star system c'è forse una sola attrice che ottiene di non risiedere a Hollywood e di sottoporsi raramente a servizi fotografici, mai comunque in costume da bagno. È la dolce, innocente, un po' dimessa Teresa Wright, che spesso intenerisce il cuore degli spettatori con la...
C'è qualcuno che ha il merito – o secondo altri il demerito – di aver creato Clint Eastwood e di esserne stato il maestro. No, non è Sergio Leone, che pure ci ha messo del suo, dandogli un immutabile volto e qualche lezione di regia, ma il meno celebrato Don Siegel, nato a Chicago in questo gior...
Sinfonia di una grande città «I due anni di ritardo con cui la Rete Due, che ne era stata anche coproduttrice, manda in onda i quattordici episodi di Berlin Alexanderplatz possono sembrare non molti, specie in rapporto alla lentezza e casualità con cui ci siamo abituati a venire a conoscenza dei...
Habemus Christum (2) «La prima volta che Gesù mi apparve al cinema fu ne La tunica (1954), il primo film in cinemascope che tutti, anche i bambini, andavano a vedere: veniva mostrato solo per un istante, in campo lungo, timorosamente. Poiché il cinema, mi spiegarono, non deve prendersi troppa con...
Buňuel: autoritratto «Il primo film che ricordo di aver visto era di un morto, un paralitico. Mi aveva molto impressionato. C'era una coppia che viveva in una casa isolata, il paralitico era seduto su una poltrona e sua moglie lo uccideva. Poi il fantasma di questo paralitico appariva sulla p...
Frederick Wiseman, questo sconosciuto «Anche se ha partecipato con i suoi film a passate edizioni del Festival dei Popoli e della Mostra di Venezia, Wiseman non è molto noto in Italia e ci voleva il recente convegno di anti-psichiatria di Trieste per farne riscoprire il lavoro (ora pare che la Ra...
Aiazzone, santo subito «Per due volte il Rotary di Biella gli aveva rifiutato l'ammissione, per due volte un giurì di etica pubblicitaria aveva condannato i suoi spot in cui si vedevano partire navi cariche di legni pregiati che a Biella non sarebbero arrivati mai. Giorgio Aiazzone, morto il...
Habemus Christum (1) «Finalmente. Hanno tentato in tutti i modi di toglierci il film di Scorsese, uno dei più belli dell'anno, uno dei più importanti del decennio. Prima col terrorismo predicatorio, che non ha attecchito in Italia perché da noi manca la base economica che ha mosso l'ondat...
Martedì 29 ottobre, alle 20, al cinema Anteo di Milano (via Milazzo 11), ci sarà una serata in memoria di Alberto Farassino, a dieci anni dalla scomparsa. Interverranno Paolo Mereghetti, Fulvia e Viola Farassino e gli amici di Alberto. Silvano Piccardi leggerà: un ritratto di Farassino in Cose da di...
Dei cinque vitelloni di felliniana ascendenza, due in quel 1953 sono destinati a rappresentare, in modo spesso analogo ma con fortune diverse, il supposto carattere italiano. Tutti sanno tutto di Alberto Sordi, ma pochi ricordano ancora il seduttore, truffatore, fedifrago, meschino, sbruffone, cinic...