Lorenzo Pellizzari se n’è andato.
Lorenzo, il critico cinematografico, lo storico, l’intellettuale, l’uomo ironico e appassionato, l’amico che sorrideva di fronte allo stupore con cui ti aggiravi tra gli scaffali di casa sua, pieni di libri che non avevi letto e di cui non conoscevi neppure l’esistenza.
Lorenzo che ne sapeva davvero tante – quante cose abbiamo scoperto e imparato grazie a lui! - e che era in grado di trasformare ogni più piccolo aneddoto in una lezione (di critica e di vita), senza bisogno di mettersi in cattedra o di fare la morale.
Quando, tre anni fa, partì l’avventura digitale di Cineforum, lui fu tra i primi in assoluto a dare la propria disponibilità, alla faccia dell’età e dei problemi fisici. Una rubrica quotidiana che portava le sue mitiche “Lune dei cinema” dalla rivista di carta alla rete, diventando “L’altra faccia delle lune”, con la consueta passione, curiosità, professionalità (mandava i suoi pezzi con settimane di anticipo e se per qualche motivo saltavi una puntata, lui si faceva sentire con una delle sue mail canzonatorie o messaggi puntuti).
Cineforum gli deve tantissimo, e infatti saranno tante le voci che lo racconteranno e lo ricorderanno, sul web e sulla rivista. Come gli devono tanto riviste, istituzioni, festival, luoghi di conservazione e divulgazione di una cultura, non solo cinematografica, a cui ha dedicato l’intera esistenza, sempre rigorosamente dietro le quinte.
Ognuno gli è debitore di qualcosa. Noi ex-giovani critici lo abbiamo letto con ammirazione e ci siamo presi volentieri i suoi rimproveri, quando la passione cinefila prendeva il sopravvento sul rigore della documentazione, la precisione dei riferimenti, la passione etica, ideale, politica che secondo lui doveva sempre accompagnare questo lavoro.
Ora, come capita spesso in questi casi, ci si ritrova inevitabilmente a pensare a quella visita mancata, alla mail a cui hai risposto frettolosamente, alla telefonata che poteva e doveva essere più lunga, perché Lorenzo non ha mai nascosto quanto gli pesasse la solitudine in cui è stato costretto a vivere gli ultimi anni.
Ebbene, caro Lorenzo, faremo in modo che il tuo patrimonio di conoscenze, esperienze, libri, studi, porti i frutti che merita.
Ti vogliamo bene.
Ciao.