Pedro e Pablo, seduti l'uno accanto all'altro, al termine della festa di nozze, si abbracciano, dopo essersi promessi che l'uno avrà sempre posto per l'altro in casa propria. È questa scena, la sintesi di Musica para casarse, lungometraggio di esordio di Josè Militano, in concorso al Seeyousound 2018 nella categoria “Long Play – Fiction”. Un film in cui la musica si fa espediente per una crescita personale, supporto per un viaggio attraverso la propria maturazione.
Al centro della vicenda, infatti, le arie della Madama Butterfly, dall'allestimento teatrale in cui il protagonista, Pedro, lavora come tuttofare, ai cd con le interpretazioni di Maria Callas, usati come tecnica di avvicinamento nella speranza di un appuntamento, ad, ancora, i brani che Pedro e il coinquilino Pablo canteranno al matrimonio della sorella del primo. Un'occasione, quest'ultima, che per il giovane al centro di questo “viaggio con se stesso” significherà un ritorno a casa, in famiglia, ma soprattutto un confronto con il passato e con le proprie immaturità.
Tra lezioni di ballo, pranzi di prova con i fidanzati, crisi di fiori, centrotavola da allestire e visite nella nuova casa dei futuri sposi, Pedro tornerà in contatto con i luoghi della propria infanzia, i vecchi compagni di scuola e i loro scherzi forse mai perdonati. Ma sarà grazie al confronto con il coinquilino e amico, nettamente più spigliato, intraprendente (o forse solamente maturo) di lui, che il ragazzo affronterà i suoi sciocchi rancori adolescenziali, come quello per la ex-maestra di canto, imparando a giudicare cose e persone sulla base dei fatti e non più di supposizioni e teorie persecutorie. E la crescita avverrà attraverso piccoli, talvolta piccolissimi gesti: Pedro capirà l'importanza di mantenere vivi i rapporti con i suoi cari, di frenare la lingua, quando qualcosa può ferire chi gli sta attorno; la necessità del mettersi in discussione, dell'uscire dalla propria comfort zone, per trovare parole di conforto per un amico. Imparerà a buttarsi, a rischiare, e in definitiva a vivere. Grazie a Pablo, rivaluterà Juli, la ragazza pazza che sembra interessata a lui, ma soprattutto si convincerà a fare il passo più grande: vivere da solo, nel momento in cui il coinquilino lascerà la casa. Cavarsela con le sue forze, senza per questo tagliare i ponti con quella persona così importante per lui. Accettare se stesso, accettare il bene che si vuole agli altri, accettare le paure che questo comporta.