Che tra le prime e più potenti esperienze immersive ci sia la lettura è cosa nota: pagina per pagina e capitolo per capitolo, ci troviamo catturati in mondi altri dimenticandoci temporaneamente dello spazio circostante. Nel cinema è un’esperienza rappresentata più volte (si pensi a La storia infinita di Wolfgang Petersen): chi legge finisce per partecipare in prima persona agli stessi eventi che prendono forma solo grazie alla sua attenzione e interazione. È proprio questa esperienza proto-immersiva che lo studio di produzione di realtà estesa Felix & Paul ha voluto omaggiare al suo decimo anniversario, in collaborazione con la Jim Henson Company. Quest’ultima, in virtù della sua celebre expertise nell’animazione per marionette (a partire dai Muppets), rappresenta un punto di riferimento per chi si muove oggi nell’ambito delle realtà estese.
L’aspetto più interessante di The Seven Ravens consiste proprio nel medium dell’esperienza: un libro da sfogliare, su cui appaiono, grazie a un paio di speciali occhiali per realtà aumentata, le diverse sequenze animate che sporgono al di là dello spazio fisico della pagina come accadrebbe con un pop-up. Manovrando il libro tra le mani siamo liberi di modificare il nostro punto di vista sull’immagine (fino a plongée radicali); voltando pagina diamo inizio ad ogni sequenza; a un certo punto siamo persino invitati a capovolgere il volume, per poterlo sfogliare nuovamente se vogliamo seguire la seconda parte della storia.
Il libro aumentato non traduce in esperienza immersiva solo i media di carta: la storia della principessa alla ricerca dei fratelli tramutati in corvi dalla maledizione del padre è tratta da The Three Ravens, episodio della serie televisiva di Jim Henson The Storyteller, andata in onda in Gran Bretagna tra il 1987 e il 1989. La serie era infatti ispirata ad alcuni racconti del folklore tra i più diffusi nella cultura occidentale; in particolar modo l’episodio in questione riprendeva la fiaba tradizionale tedesca dei sei cigni, già collezionata e raccontata dai fratelli Grimm nel 1812 (di adattamento in adattamento, cambiano i numeri e le specie, ma non la sostanza del racconto). Se nell’arte di Henson il rapporto tra immersività ed emersività si giocava nel dialogo tra attori in carne ed ossa e marionette, corpi e immagini, con la realtà aumentata trova la propria dimensione specifica nella capacità di lasciar fuoriuscire la rappresentazione dallo spazio della pagina. L’intero percorso è poi non casualmente affidato alla voce narrante di Neil Gaiman, ultimo cantore, in romanzi, racconti e graphic novel, del potere perturbante del fiabesco. Felix & Paul ci mostrano così la persistenza, di medium in medium, di un’unica esperienza: quella di un’immersione possibile solo quando ci dimentichiamo del supporto che abbiamo di fronte o tra le mani per lasciarci rapire dall’incanto del racconto.
Jim Henson’s the Storyteller: The Seven Ravens di Félix Lajeunesse, Paul Raphaël (20’, Canada-USA)