«M’ero fatto di Myrna Loy il prototipo di un femminino ideale». Non è uno qualunque l'autore di questa affermazione, ma Italo Calvino (nella sua Autobiografia di uno spettatore, 1974), uno che sulle dive di Hollywood ha le idee ben chiare: «Il fantasma della passione estenuante e languida ver...
Se ci fosse un solo motivo per ricordare Renzo Renzi, nato in questo giorno, ed essergli grato, sarebbe la collana “Dal soggetto al film”, da lui ideata e diretta, presso Cappelli, per ben 22 anni, dal 1955 (Giulietta e Romeo di Castellani) al 1977 (Padre padrone dei Taviani), la prima iniziativa ch...
Ogni tanto occorre ripetersi che il re è nudo. L'occasione è offerta dall'uscita in 450 sale di La vita è bella di Roberto Benigni, terza provocazione (al genere, alla credulità del pubblico, soprattutto al box office) del comico toscano (coadiuvato da Vincenzo Cerami, dalla solita interv...
Il 19 aprile 1997 si verifica a Los Angeles un grande evento. No, non si tratta dei 50 anni dall'assegnazione del primo Premio Oscar per il miglior film straniero (allora si chiamava “premio onorario per film in lingua straniera”) a Sciuscià (1946, di Vittorio De Sica), bensì dell'incontr...
C'è stato un momento – ma è durato un decennio! - in cui il cinema francese si è dedicato a grandi temi politico-ideologici, sotto la forma dell'inchiesta e della denuncia, ma senza rinunciare alla spettacolarizzazione del plot, sorretto da attori che condividevano l'assunto e si impegna...
Un'altra scomparsa che, almeno da noi, passa inosservata è quella del settantatreenne Marcello Pagliero, il cui nome tutt'al più viene associato a quello di Rossellini, e con qualche buon motivo. Intanto, verrà eternato nel ruolo dell'ingegner Manfredi, capo della resistenza, atroceme...
Muore a Los Angeles (California), all'età di 76 anni, per infarto, Lionel Rogosin, nato a New York nel 1924. Nemmeno questa scarna notizia appare sui giornali italiani dell'epoca e oggi di lui si è persa addirittura la memoria. Si è fatto un gran parlare del New American Cinema, il movime...
1952 A Milano appare in edicola il primo numero del quotidiano del pomeriggio La Notte. Non se ne sarebbe sentita la mancanza, esistendo sulla piazza ben tre testate analoghe: il Corriere d'informazione (1945-1981, filiazione del conservatore Corriere della Sera), il moderato ma più aggressivo...
Nel giorno genetliaco di un giustamente celebrato musicista ecco (con autocitazione) un suo ritrattino agrodolce: «Un personaggio curioso, Piero Piccioni, in arte Piero Morgan: affascinante perché buon musicista, molto apprezzato durante la guerra per la sua straordinaria collezione di dischi di...
La Cina è vicina, sosteneva nel 1967, in confusa fase maoista, Marco Bellocchio, ma non si riferiva certo alla sua realtà fisica e geografica. Tuttavia il cinema italiano della Cina aveva da tempo sentito il fascino, e ancora lo avrebbe dimostrato negli anni a venire. È il caso di Carlo Lizzani c...
Non sono in molti a ricordare il giorno della sua morte, alla bella età di novant'anni, l'armeno Rouben Mamoulian, inattivo da ormai quarantanni (il modesto e un po' bieco La bella di Mosca, 1957). Il suo addio allo schermo sarebbe potuto essere Cleopatra (1963), ma cedette la sedia a Ma...
Un banale infarto ci costa la perdita a soli cinquantaquattro anni di una figura che ha un peso nella storia del cinema italiano superiore a quanto gli viene abitualmente riconosciuto e che attraversa lo stesso cinema con ruoli diversi ma sempre stimolanti. Parliamo di Gianni Puccini e iniziamo a...
Essere (o diventare) la moglie di un regista può voler dire assicurarsi una protezione a vita, un rispetto in ogni senso, una continuità di lavoro. Ma più anche voler dire una presenza ingombrante, un segnale di rivalità, una testimone non gradita. Meglio che se ne resti a casa, almeno in un ambient...
Nel 1927, in occasione di un processo intento dalla seconda moglie, i surrealisti (Aragon in testa, e Breton, Éluard, Prévert, Sadoul e gli altri) difesero Chaplin in un loro manifesto, Giù le mani dall'amore! in cui tra l'altro citavano il suo film L'emigrante (1917) con queste parole:...
Un tumore esorcizzato per un quarto di secolo e combattuto coraggiosamente, fino a descrivere le proprie esperienze in un libro (Ma vie en plus, 1975) e a riviverle nella sceneggiatura di un film (L'amour nu, 1982, di Yannick Bellon), è infine la causa della morte in questo giorno di Françoise P...