... sono rivolte verso il nulla, verso luoghi sconosciuti, troppo lontani per essere illuminati ma non abbastanza bui per essere incompresi. Gli astronomi scrutano il passato per dare senso al presente, mentre le ...
...enti difetti di messa in scena ma in fin dei conti risulta più vacuo del previsto, lasciando abbastanza indifferenti a fine visione. L’attore viene rapito, lo spettatore un po’ meno.
...requenti visite alla loro casa e misteriosi regali. Un punto di partenza tutto sommato abbastanza classico, con Edgerton che si affida a una messa in scena tradizionale e a situazioni tipiche del g...
...e; invisibile. O meglio: presente in carne e ossa, poi a un certo punto presente anche sotto forma (abbastanza stupefacente) di città, ponti e strade e meraviglie architettoniche, come parte di una realt...
...rave; anche il mezzo per costruirsi interiormente. Quindi quando uno parla più di una lingua abbastanza bene, soprattutto quando uno è bilingue come questi giovani, esiste due volte, ha due person...
... un impulso all'esegesi di un'icona su cui, è evidente, non si è ancora detto abbastanza. Non c'è diario di bordo, appunto di regia per plausibili Orestiadi, inchiesta docume...
...esito finale. Il risultato è un compitino sterile e prolisso con troppa carne al fuoco e non abbastanza anima (forse nemmeno coraggio) nel trattare l'argomento. Altrove, nella rappresentazione di ...
...te risibile, al di là di alcune scelte estetiche sempre a un passo dal triviale. In fondo, e abbastanza banalmente, è un problema di sistema. Perché Suburra non è soltanto un “...
...allo zucchero. Serve essere intelligenti, preveggenti, calcolatori, parsimoniosi, di ottimo umore e abbastanza forti da reggersi a un cavo di 40 metri oltre l’atmosfera di Marte. Lo dice lo stesso Matt Da...
...ne diabolica in miniatura, dove tutto è giocato un po’ al risparmio, dalla confezione (abbastanza anonima e tradizionale) agli interpreti, e in cui dinamiche, personaggi e sorprese fanno spesso a p...
...icato (ma oggi meritevole di un recupero) come C’era una volta (1967) di Rosi, un’opera abbastanza nota come La gatta cenerentola di Roberto De Simone – rimane un testo sconosciuto, un semplic...
...velling, ne segue l’ascesa. È evidente il trucco nello stile di ripresa, stravagante e abbastanza stordente, e potrebbe anche essere un sogno di Fred Ballinger, che poco prima si dice sarcasticamen...
...ntunque ribaltato) mi pare meno interessante del suo discorso di gender. D’altronde, è abbastanza evidente che le suggestioni androidi servano allo sceneggiatore di Danny Boyle (ma anche del bellis...
...eacute; qualcuno si occupasse del genovese Emilio Giordana alias Claudio Gora, appartenente all'abbastanza rara categoria degli attori-registi tutt'altro che sfigurando. Un bel volume curato da Emiliano...
...a dall’affascinante racconto breve del 1959 di Robert A. Heinlein All you Zombies, già abbastanza importante da essere stato ripreso più volte (mai al cinema però). Girato ottimame...
