Viscontiana (II): casting Alfa. Nasce a Copenhagen Hanna Karin Blarke Bayer, che per tutti gli amanti del cinema, però, da adulta (precoce) sarà solo Anna Karina (secondo il consiglio ricevuto, appena piovuta a Parigi, modella minorenne, da Coco Chanel e Cardin). Sarà il colpo di fulmine collettivo de La donna è donna, la Nanà-Falconetti del capolavoro Questa è la mia vita e il “vitino-destino” del Bandito delle 11: i riferimenti sono ovviamente al primo, e per chi scrive insuperato, Godard della prima metà anni '60.
Altri titoli preziosi nel suo ruolino: su tutti La religiosa (che reciterà anche in teatro) con Rivette nel '66, considerando che ha trovato anche il tempo di fare la cantante e la musicista, la romanziera, la sceneggiatrice e la produttrice, oltre appunto a recitare in teatro e dirigere quattro film suoi; poliedrica, si sarebbe detto ai tempi di Visconti... Il quale, nel '67, la sceglie per la parte di Marie nel suo controverso Lo straniero (sarà il suo ultimo passaggio in concorso a Venezia, senza premi e senza neppure contestazioni, dopo il Leone a Vaghe stelle di due anni prima). Il Conte non sarà andato molto al cinema, e neppure probabilmente risulta fosse stato colpito a morte dall'amore per la nouvelle vague. Per alcuni, abituati alla precedente maniera dell'attrice, nel personaggio della Cardona sarà anche sembrata fuori parte: ma sulle scelte qualitative dei suoi interpreti, difficile sostenere che sullo schermo e sulla scena Visconti abbia mai sbagliato in colpo.
Fulvia Farassino scelse genialmente il suo volto per “riempire” lo schermo dello stupendo chiostro-arena all'aperto di Bagnacavallo, che fa da sfondo alla magnifica foto del consorte Alberto, al centro della sua bella mostra “Tratti e ritratti”, curata da Cesare Colombo e visitabile fino a qualche giorno fa al cinema Anteo di Milano.