Nasce a Francoforte sul Meno Siegfried Kracauer (morirà a New York il 26 novembre 1966).
Interessato all'architettura e critico cinematografico per la “Frankfurter Zeitung”, la sua origine ebraica lo coinvolge nella migrazione transoceanica (si rifugia in Francia il giorno stesso successivo all'incendio del Reichstag: 28 febbraio 1933) che coinvolgerà Thomas Mann, Bertolt Brecht, Theodor Wiesengrund Adorno, Ernst Bloch, Kurt Weill e purtroppo non Walter Benjamin, la cui tardiva fuga si troncherà invece con l'assurdo suicidio a Portbou il 26 settembre 1940.
Impagabile sociologo dell'arte, è autore di almeno due testi classici di propedeutica agli studi sul cinema: Cinema tedesco 1918-1933: da Caligari a Hitler (Mondadori 1954: ripubblicato nel 2001 da Lindau a cura di Leonardo Quaresima, col suo importante saggio introduttivo Rileggere Kracauer, e il più appropriato titolo Da Caligari a Hitler: una storia psicologica del cinema tedesco) e Film: ritorno alla realtà fisica, del quale Guido Aristarco, nel 1962, propizierà la versione nell'ineguagliata prima serie della collana “La Cultura” del Saggiatore, resa possibile dal generoso azzardo di Alberto Mondadori e del gruppo, soprattutto milanese, a lui vicino (Rognoni, Maffi, Paci, Debenedetti, Argan, De Martino oltre allo stesso Aristarco).
Sono due libri formativi fondamentali, o almeno lo sono stati per certe generazioni. Più di un giovane bravissimo e brillantissimo critico delle ultime leve pare invece non averli letti. E talvolta, purtroppo, si vede...