Ugo Casiraghi, nato a Milano in questo giorno (e scomparso a Gorizia il 7 gennaio 2006,) è fortunatamente tornato tra noi con suoi scritti editi e inediti, grazie al prezioso lavoro di reperimento e assemblaggio critico condotto da Lorenzo Pellizzari e a tutt'oggi condensato nei tre splendidi volumi editi da Lindau a cadenza annuale rispettivamente nel 2010, 2011 e 2012: Naziskino, ebrei ed altri erranti; Vivement Truffaut! e Storie dell'altro cinema.
Piace ricordare con affetto e gratitudine una grande persona – e uno dei pochi autentici maestri, davvero, della critica cinematografica italiana: saranno in tutto certo cinque ma forse non dieci – riproponendo i passaggi salienti della “Luna” cartacea a suo tempo dedicatagli su “Cineforum” dallo stesso lopedeluna: «Critico cinematografico de l'Unità, edizione milanese, dal 1947 al 1977, è tra i pochi grandi dell'epoca, segnalandosi per acume (non disgiunto dall'ideologia), assiduità, profondità di ricerca, spesso estensione dei pezzi. In precedenza, giovanissimo, è critico, tra il 1940 e il 1941, de Il Popolo di Lombardia, alternandosi con l'amico Glauco Viazzi; poi viene richiamato alle armi e finisce internato in un Lager tedesco, dal quale ritorna solo nell'agosto 1945. In sua assenza Viazzi cura l'edizione del libro Umanità di Stroheim e altri saggi (Il Poligono, luglio 1945) che resta ancor oggi un punto di riferimento.
Restio a raccogliere in volume i suoi scritti (nel 1978 rifiuta un contratto assolutamente libero e aperto, dell'editore Longanesi, in quanto lo considera «borghese», benché Le Lune allora proponenti possano costituire una garanzia e Tatti Sanguineti, scherzosamente, abbia anche suggerito il titolo: Al cinema con il partito). A proposito, quando nasce questa rubrica si rammarica amichevolmente perché Le Lune del cinema è il titolo pensato per una poco eventuale raccolta delle sue recensioni, ove il simbolo della luna (piena, crescente, calante o nera) sintetizza il suo giudizio. Da non dimenticare, anche se noti a pochi, i suoi scritti storico-saggistici apparsi sulla rivista fiumana Panorama negli anni '80-'90.
Difficili da rintracciare i suoi libri od opuscoli: Il cinema cinese questo sconosciuto, Centrofilm, Torino, 1960; Il cinema cecoslovacco, Cinestudio, Monza, 1962; Il diabolico Buñuel, Filmquaderno, Imola, 1966; Cinema cubano, Ficc, 1967; Il giovane cinema ungherese, Porretta, 1970: Infanzia nel cinema, libro fotografico con Davide Turconi, Comune di Ferrara, 1980; Olimpia Olimpia con Claudio Bertieri, Rassegna di Palermo (International Sportfilmfestival), 1987; Filmario dello sport con Claudio Bertieri, 4 voll., Rassegna di Palermo (International Sportfilmfestival), 1988-1991; Cinema in edicola, 2 voll., l'Unità, 1997 (raccolta delle schede per vhs); Cent'anni di cinema maledetto. Sperduti nel buio, libro fotografico con Luciana Mulas, Silvana, 2000. Da anni lavorava, con assoluta meticolosità e profonde intuizioni, a Naziskino, storia del cinema nazista contrapposto a quello yiddish e ad altri marginali».