Viene presentato il nuovo spot Barilla, ideato per festeggiare i 120 anni di vita dell'azienda parmigiana e in onda dal 17 febbraio. Lo dirige, su sceneggiatura di Alessandro Baricco, Wim Wenders (che ha già firmato per gli elettrodomestici Ariston nel 1995 e per gli orologi Invicta nel 1997): con musica new age per violoncello, 60 secondi in cui compare soltanto un immenso, sterminato campo di grano (filmato in novembre alle porte di Cape Town) attraversato dalle veloci nuvole bianche della primavera australe, ma anche da minacciose folle di guerrieri d'ogni epoca. Antecedenti, per Barilla, sono gli spot firmati da Federico Fellini (1985), Ridley Scott, David Lynch.
E bravo Pietro Barilla, quale eleganza! Ma non è sempre stato così. Proprio il citato Fellini, al suo esordio nella pubblicità, ci è andato giù pesante. Al maître d'alta classe che le suggerisce «consommé d’Orléans, soupe Colbert, gelée de bouillon, crêpe Walewska», «Rigatoni» risponde la giovane donna, fresca di messimpiega, un sorriso beato sulla bocca socchiusa a mostrare una chiostra candidissima, con chiara allusione nell'espressione e nel termine a una pratica di fellatio (o fellinatio, se preferite), tanto che quel tipo di pasta non potrà più essere pronunciato in presenza di una signora.
Trascorrono quattro anni e il 12 febbraio 2006 fa scalpore, si fa per dire, e apre un dibattito tra i pubblicitari, lo spot prodotto dall'agenzia Leo Burnett e interpretato dal pornodivo Rocco Siffredi (alias Mr. 24 cm) per Amica Chips. Leitmotiven: «Io di patate ne ho viste tante, gustose, fragranti. Non ce la faccio a stare senza. Le ho provate tutte, grandi e piccole» ovvero: «Le prendevo così, senza tanti complimenti, anche tre alla volta. Ma nessuna è come questa». Siamo a livello Bagaglino. (Molto meglio, oltre trent'anni prima, 1974, la campagna Jesus ideata da Gianni Muccini ed Emanuele Pirella: «Non avrai altro jeans al di fuori di me» o, accompagnato da delizioso culetto, «Chi mi ama mi segua».)
Se i 24 cm di Rocco passano inosservati in televisione, altrettanto non si può dire nell'ottobre 2013 per i 2 cm di Fonzie. Il ragazzino con gli occhiali che solleva lo sguardo e felice dice ad alta voce: «Mamma, oggi 2 centimetri più lungo!» con una chiara allusione alle dimensioni del pene è il leitmotiv dello spot dei Fonzies Saiwa. La mamma, entusiasta per la notizia, la comunica alla nonna che si reca immediatamente sul balcone per annunciarlo ai vicini, supportando la buona novella con gesti molto eloquenti. A questo punto lo spot mostra un’automobile con due altoparlanti sul tetto che gira per il paese ripete a tutto volume: «2 centimetri più lungo!». Il momento topico si raggiunge quando la cinepresa inquadra una signora che, impaurita dal messaggio, invita la figlia affacciata alla finestra a rientrare subito in casa. Dopo 25 secondi di allusioni sessuali sin troppo evidenti, dalle immagini si capisce che il ragazzo non si era entusiasmato per l’improvvisa crescita del suo pene, ma per aver trovato un “Fonzies” nella confezione particolarmente grande.
Interviene, su denuncia di Il Fatto Alimentare, il Giurì di autodisciplina pubblicitaria e l'azienda abbozza, ritirando lo spot almeno dal piccolo schermo.
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