Silvio Berlusconi fa tris, completando in poco più di un anno il suo “elegante” impero televisivo.
Compra infatti da Leonardo Mondadori Retequattro, fondata da Mario Formenton, direttore generale della Mondadori, con Carlo Perrone e Carlo Caracciolo il 4 gennaio 1982 e comprendente 23 emittenti locali, dopo che lo stesso Formenton, sbaragliato dalla concorrenza di Canale 5, è stato costretto a dimettersi e ha lasciato il posto a Leonardo Mondadori. Costo dell’operazione: 135 miliardi di lire.
Per soli 29 miliardi, il 30 novembre 1982 Berlusconi aveva costretto l’editore Edilio Rusconi a cedergli Italia 1, nata appena il 3 gennaio di quell’anno (un network appoggiato a 20 emittenti regionali, alcune di proprietà Rusconi, altre semplicemente affiliate per trasmettere sul territorio italiano attraverso l'escamotage dell'interconnessione). La rete verrà poi fusa con Canale 10, anch'esso proprietà di Berlusconi, per fondare la nuova Italia 1, seconda rete Fininvest rivolta ad un target giovanile.
Les jeux sont faits. Ora che Silvio si è fatto l’Italia, gli manca solo di farsi gli italiani.
Trent'anni dopo l'impero esiste ancora, sebbene i conti tendano al rosso. Quanto a Silvio, è corteggiato come allora, ma sono cambiati gli interlocutori.