“L'è el dì di Mort, alegher!” (Delio Tessa, Caporetto 1917) [2]
Perdura, a dieci giorni dal fatto intervenuto ad Acqui Terme (Alessandria), l'eco mediatica della scomparsa a 80 anni di Augusto Odone, nato a Roma il 6 marzo 1933.
Figlio del generale Angelo, capo di Stato maggiore militare della resistenza clandestina romana, catturato dai tedeschi in uno scontro a fuoco in cui perirono i due carabinieri della sua scorta il 29 maggio 1944, meno di una settimana prima della liberazione della città, ha conosciuto una notorietà mondiale grazie al film di George Miller L'olio di Lorenzo (1992), nel quale Nick Nolte ha prestato il volto all'autentica vicenda della sua vita (la consorte, la linguista Michaela Murphy, interpretata nel film da Susan Sarandon, era scomparsa nel 2000).
Il “vero” Lorenzo, protetto per decenni dalla rarissima e micidiale adrenoleucodistrofia grazie all'”olio” elaborato dai genitori al di fuori della scienza medica ufficiale e all'occorrenza contro di essa, era mancato trentenne a sua volta nel 2008. Augusto aveva a sua volta ricostruito la vicenda con L'olio di Lorenzo, una storia d'amore (Mondadori 2011).
Il lunista in seconda è particolarmente sensibile al tema, in ragione dell'annuale rito delle proiezioni estive nel cortile di casa del film, la notte di san Lorenzo (patrono di Gamalero, vera heimat della famiglia e sede della neorestaurata villa avìta...) alla presenza entusiasta, in pratica, del paese. I cui 800 abitanti conoscono L'olio di Lorenzo a memoria, salvo prorompere comunque in una standing ovation durante il suo prologo: precisamente quando, alle Comore, il piccolo personaggio eponimo, ancora in salute, spiega all'amico-custode Oumori Hassane che il padre desidera lasciare la World Bank e fare ritorno in Italia, «perché a New York i pomodori sanno di cartone». I risultati dei fiorenti orti del paese sono orgogliosamente opposti.
In una di queste nottate, anni fa, il raffinato e disponibilissimo fratellastro di Lorenzo, Francesco, raccontò ai presenti, fino a notte fonda, l'autentica vicenda della nascita dell'olio. E Gamalero ha intitolato a Lorenzo Odone la propria piccola ma assai attiva Biblioteca civica.