«L'unica differenza tra Stalin e Tarzan è che i film su quest'ultimo non pretendono di essere dei documentari», scriveva con un certo gusto per il paradosso André Bazin.
Onestamente, tra i due miti non sapremmo quale scegliere in un cinematografico gioco della torre, ma ci fa pendere a vantaggio del secondo un altro mito: quello di Jane, la compagna di Tarzan. E se diciamo Jane, diciamo l'insuperabile Maureen O'Sullivan, scomparsa in questo giorno.
È lei, evergreen e sexy quanto basta, a renderci simpatico lo scimmiesco Johnny Weissmuller, a sua volta l'interprete più credibile dell'intramontabile personaggio di Burroughs, affiancandolo, da brava mogliettina irlandese, in sei film, da Tarzan l'uomo scimmia (1932, di W.S. Van Dyke) a Tarzan a New York (1942, di Richard Thorpe). Forse Tarzan, per affinità morfologiche, la trascurava un po' a favore di Cheeta, ma meglio così: poteva non accorgersi della nostra attrazione per gli abiti succinti di Jane, che precorrevano quelli, ben più lascivi, di un altro mito adolescenziale, la fumettistica Pantera Bionda. Con la differenza che il primo sex-symbol sapeva anche cucinare, rassettare, addobbare l'arborea capanna.
Maureen, naturalmente, non è solo questo. Attiva dal 1930 (Il canto del mio cuore, di Frank Borzage) al 1942 (allorché sposa il regista John Farrow, da cui ha sette figli, compresa Mia, e che la dirige ne Il tempo si è fermato, 1948), torna in seguito sporadicamente sullo schermo (per esempio in Hannah e le sue sorelle, 1986, dell'allora “genero” Woody Allen, e in Peggy Sue si è sposata, 1986, di Francis Ford Coppola), fa televisione (la serie Irish Heritage) e un po' di teatro a Broadway.
Tra i suoi film, disparatissimi ma quasi sempre encomiabili, Strano interludio (1932, di Robert Z. Leonard), La famiglia Barrett (1934, di Sidney Franklin), David Copperfield (1935, di George Cukor), Anna Karenina (1935, di Clarence Brown), La bambola del diavolo (1936, di Tod Browning), Un giorno alle corse (1937, di Sam Wood), Orgoglio e pregiudizio (1940, di Robert Z. Leonard).