Pordenone e 32^ Giornate del Muto («con amor de loinh») [II].
«Quella che, retrospettivamente, è la prima edizione delle Giornate del cinema Muto si tenne dal 9 all'11 settembre 1982, quando Cinemazero presentò presso l'Aula Magna del Centro Studi di Pordenone la collezione di film di Max Linder della Cineteca del Friuli. Intitolata “Le roi du rire: alle origini del cinema comico”, doveva trattarsi di una rassegna una tantum. Ma fra i meno di dieci ospiti provenienti da fuori regione c'era il decano degli storici italiani del cinema, Davide Turconi, che mentre eravamo tutti insieme a tavola ci disse, come se fosse la cosa più naturale del mondo: “Bene, il prossimo anno facciamo Mack Sennett”. E noi, del tutto naturalmente, accettammo. Davide (classe 1911) è stato direttore delle Giornate fino al 1989, continuando a far parte del consiglio direttivo fino al 1998. Dal 1999 al 2005, anno della sua morte, è stato presidente onorario del festival [*]. A partire dall'edizione del 1997 le Giornate sono state dirette dal critico e storico cinematografico inglese David Robinson. Che ci sia qualcosa nel nome?».
«Fin dalla loro nascita, avvenuta nel 1982, le Giornate del Cinema Muto hanno prestato una particolare attenzione al tema del restauro e della salvaguardia del film. Nell'intento di approfondire questa direzione di ricerca, nel 1986 la Provincia di Pordenone ha istituito un premio internazionale che viene assegnato a personalità e istituzioni che si siano distinte per l'opera di recupero e valorizzazione del patrimonio cinematografico muto. Dal 1989 il premio è stato dedicato alla memoria di Jean Mitry, primo presidente onorario delle Giornate».
Lo hanno riportato: Kevin Brownlow & David Gill (1986); Harold Brown & William K. Everson (1987); Raymond Borde e George C. Pratt (1988); Eileen Bowser & Maria Adriana Prolo (1989); Enno Patalas & Jerzy Toeplitz (1990); Richard Koszarski & Nederlands Filmmuseum (1991); Aldo Bernardini & Vittorio Martinelli (1992); Jonathan Dennis & David Shepard (1993); David Francis & Naum Klejman (1994); Robert Gitt & Elnar Lauritzen (1995); L'immagine ritrovata & Charles Musser (1996); John and William Barnes & Lobster Films (1997); Tatjana Derevjanko & Ib Monty (1998); Gösta Werner & ARTE (1999); Gian Piero Brunetta & Rachael Low (2000); Pearl Bowser & Martin Sopocy (2001); Hiroshi Komatsu & Donata Pesenti Campagnoni (2002); Elaine Burrows & Renée Lichtig (2003); Marguerite Engberg & Tom Gunning (2004); Henri Bousquet & Yuri Tsivian (2005); Roland Cosandey & Laurent Mannoni (2006); John Canemaker & MadelineFitzgerald Matz (2007); Laura Minici Zotti & AFRHC (2008); Maud Linder & Les Amis de Georges Méliès (2009); André Gaudreault & Riccardo Redi (2010); National Film Preservation Foundation & Riccardo Redi (2011); Pierre Etaix & Virgilio Tosi (2012). [dal sito delle “Giornate”] Quest'anno, the winners are...
[*] La mattina del 25 gennaio 2005, nella sua Montebello della Battaglia, a seguire il feretro di “Dino” Turconi dalla sua tanto cara e frequentata villa al cimitero si era in nove: tre suoi restanti parenti molti, simpatici, provenienti dalla materna Lecco; Piera Patat e Livio Jacob della Cineteca del Friuli-Giornate del Cinema Muto; Antonio Sacchi, Paolo Pulina, Angela Gramegna e chi scrive, a nostra volta superstiti tra quanti avevano avuto il dono di ritrovarsi a collaborare con lui negli anni d'oro dell'attività cinema alla Provincia di Pavia.