Nasce a New York Raoul Walsh (morirà a Simi Valley, California, il 31 dicembre 1980).
Oltre sessanta titoli diretti nel muto (oltre alla parte dell'assassino di Lincoln in Nascita di una nazione di Griffith, 1915) tra i quali Il ladro di Bagdad con Douglas Fairbanks (1924).
Quasi settanta nel sonoro, passando con disinvoltura da un genere all'altro all'altro con una capacità pressoché unica di mantenere desta l'attenzione e la voglia di vedere come va a finire (doti che il cinema, eccettuato qualche grande, ha rischiato poi di perdere per strada).
Uno dei grandi cineasti monocoli: come Lang, come Ford, e altri.
«Azione, azione, azione! Questa è stata fino ad oggi la mia regola» ebbe a dire.
Fu uno dei giganti che dovettero aspettare gli anni Sessanta e l'Europa per vedersi riconoscere una grandezza della cui certificazione, con tutta probabilità, non gliene fregava niente. Autobiografia: Each Man in His Time (1974: dieci anni dopo l'ultimo film, il melanconico e struggente Far West).
Che titolo allusivo. Purtroppo mai tradotta in italiano.