In quell'universo composito che si chiama cinema vi sono alcune figure poliedriche che sfuggono alle classificazioni della storia e che finiscono con l'essere sacrificate alla memoria. Una di queste è sicuramente Garson Kanin (1912-1999), tanto per cambiare di famiglia ebrea russa (a quando uno studio esauriente su questa fondamentale componente della Hollywood d'antan?)
Commediografo (come la moglie Ruth Gordon), è autore di Nata ieri (1946), scritto per Judy Holliday. Regista teatrale, dirige Il diario di Anna Frank (1955, con Susan Strasberg) e negli anni '60 il musical Funny Girl (con Barbra Streisand). Sceneggiatore, scrive (con Ruth Gordon) per Spencer Tracy e Katharine Hepburn diretti da George Cukor Doppia vita (1947) e La costola di Adamo (1949). Regista cinematografico, firma tra gli altri: Situazione imbarazzante (1939), Le mie due mogli (1940), Non desiderare la donna d'altri (1940), Tom, Dick e Harry (1941), e molti anni dopo La carta vincente (1969), i soli giunti a noi.
Non basta: inizialmente musicista e attore di teatro, interpreta in seguito una decina di film e vince persino un Oscar con il documentario bellico The True Life (1945), realizzato in collaborazione con Carol Reed. Infine scrittore, pubblica fra l'altro Hollywood. Memorie indiscrete (1967), la biografia Spencer e Katharine (1970), cui si possono imputare soltanto alcune reticenze d'ordine sessuale, Moviola. Il romanzo di Hollywood (1979), noti tardivamente anche in Italia. Inedito da noi è purtroppo il godibilissimo e illustratissimo Together again! Stories of the Great Hollywood Teams, ove trova imprevedibilmente posto anche la coppia Loren-Mastroianni.
Un eclettico curriculum, costellato di delusioni provocate dalla macchina hollywoodiana, che fa di lui l'ultimo testimone critico, pungente e malizioso quanto garbato, del cinema classico. Può ben caratterizzarlo una citazione da Born Yesterday: "I want everyone to be smart. As smart as they can be. A world of ignorant people is too dangerous to live in” (Vorrei che tutti fossero intelligenti. Più intelligenti che possano. Un mondo di ignoranti è troppo pericoloso per viverci).
Non era certo uno “nato ieri”.