La XIV edizione della Mostra del cinema di Venezia si chiude con una pioggia di Leoni d’argento - I racconti della luna pallida d’agosto di Kenji Mizoguchi; I vitelloni di Federico Fellini; Il piccolo fuggitivo di Ray Ashley, Morris Engel, Ruth Orkin; Moulin Rouge di John Huston; Teresa Raquin di Marcel Carné; Sadko di Aleksandr Ptushko –, tutti film bene o male entrati nella storia del cinema, ma senza alcun vincitore.
Commenta Gian Carlo Fusco su “L’Europeo”: «Il pubblico del Lido non è rimasto soddisfatto di questa conclusione. La sera di venerdì, quando dal palcoscenico furono proclamati i risultati del Festival, si sentirono più fischi che applausi. Possiamo dargli torto? Non esiste pubblico al mondo facilmente disposto a giustificare i dubbi e la mancanza di decisione di una giuria; quello italiano è poi, in questo senso, il più esigente. È naturale che un popolo per natura indolente e accomodante abbia, in senso astratto, il culto dell’energia e del pugno di ferro».