E tre. La “maledizione” di Gioventù bruciata (o Rebels without cause) fa registrare una nuova vittima per morte violenta. Il primo ad andarsene è stato James Dean (30 novembre 1955) in un incidente automobilistico mai indagato a sufficienza. Poi è stata la volta di Sal Mineo (12 febbraio 1976), accoltellato forse per moventi omosessuali (lui che era stato tra i primi a fare outing, e del resto il suo personaggio nel film non lasciava dubbi) ma in circostanze mai chiarite. In questo giorno tocca a Nathalie Wood, l'indimenticabile protagonista femminile che li ha affiancati nel film del 1955 diretto da Nicholas Ray: annega piombando in acqua dal suo yacht ancorato al largo dell'isola californiana di Santa Catalina.
Forse era ubriaca, non sapeva nuotare, quindi un incidente, e vengono scagionati il consorte Robert Wagner e il presunto amante Christopher Walken, entrambi gli attori presenti a bordo (si parla addirittura di un triangolo). Ma qualcosa non quadra, e non solo per i dietrologi. Trent'anni dopo, la polizia di Los Angeles riapre le indagini sull'accaduto, raccogliendo le dichiarazioni – desunte da un libro appena pubblicato – del comandante dello yacht “Splendor” (...in the grass): l'annegamento si sarebbe verificato dopo un alterco tra i due uomini, e successiva disputa in cabina tra marito e moglie.
La riesumazione del corpo accerterà la presenza di segni mai notati prima sulle braccia, sul collo e sulle gambe della donna, inducendo il medico legale a ritenere che sia stata aggredita prima di cadere in acqua e ad attribuire il decesso ad “annegamento e altre cause non definite”. Forse Nathalie ha lottato disperatamente per evitare di essere gettata fuori bordo dove l'attendeva una morte certa. Un nuovo capitolo di Hollywood Babilonia, che piacerà a Kenneth Anger.